Rassegna 19I soggetti con diabete, ipertensione arteriosa, malattie cardiache, obesità, grande anzianità, esposizione a fumo di sigaretta e basso stato sociale hanno maggiori probabilità di essere affetti da IRC. Tali fattori di rischio per la comparsa o la progressione dell'IRC sono in gran parte comuni a quelli per le malattie cardiovascolari. L'IRC è un marcatore di malattia cardiovascolare; alterazioni della funzione renale o dell'esame delle urine possono precedere la comparsa di sintomi di cardiopatia ischemica o l'evidenza strumentale o laboratoristica di una malattia cardiovascolare. Un intervento precoce centrato sui pazienti con IRC aumenta le possibilità di successo della prevenzione e della cura delle malattie cardiovascolari; per tale motivo, la valutazione della funzione renale sta assumendo una crescente importanza, soprattutto in termini di prevenzione secondaria delle complicanze dell'insufficienza renale cronica, potenzialmente letali. Purtroppo risulta, però, scarsa la consapevolezza delle dimensioni del problema e, di conseguenza, dell'importan-L'insufficienza renale cronica (IRC), definita come riduzione del GFR <60 mL/ min/1.73m 2 , è una delle patologie croniche in forte espansione, soprattutto per l'aumento dell'età media della popolazione e dell'incidenza di patologie cardiovascolari e del diabete. la prevalenza della malattia renale cronica è in continuo aumento, anche se di difficile stima, e a ciò concorrono la scarsa sintomaticità e la bassa identificazione negli più precoci. Facendo riferimento alla classificazione della malattia renale proposta dall'American Kidney Foundation e applicabile su scala mondiale (Fig. 1, classificazione K-DOQI), si stima che attualmente, in Italia, circa 3 milioni di pazienti con IRC siano agli stadi 3-5 sec. K-DOQi, ma una percentuale inferiore al 30% di quelli agli stadi 4-5 sarebbe nota presso gli ambulatori nefrologici. Piccolo 1S . C . N e f r o l o g i a e D i a l i s i , A z i e n d a O s p e d a l e P e r u g i a , P e r u g i a 1S . C . N e f r o l o g i a e D i a l i s i , A z i e n d a O s p e d a l e P e r u g i a , P e r u g i a 1S . C . N e f r o l o g i a e D i a l i s i , A z i e n d a O s p e d a l e P e r u g i a , P e r u g i a A short glossAry for A better communicAtion between generAl prActitioners And nephrologistsAbstract. End stage renal disease (ESRD) is a chronic disease with a progressively increasing burden. To date, about 3-million people with ESRD in Italy can be classified with stage 3/5 K-DOQI, but less than 30% of patients with stage 4-5 refer to nephrology outpatient clinics. Despite such evidence, the current knowledge on disease burden and, therefore, on the need to manage and possibly prevent complications is rather limited. General practitioners (GPs) and nephrologists often experience difficulties to communicate and cooperate concerning the appropriate duration of the nephropathic patients' follow-up. As a consequence, delayed diagnoses and increased risk of life-threatening complications are often observed. Indee...
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