È dall'inizio degli anni '70 che si è compreso come il nostro organismo produca continuamente radicali liberi e li controlli attraverso una serie di meccanismi di difesa antiossidanti. In condizioni fisiologiche alcuni radicali liberi hanno funzioni utili per il nostro organismo. Quando, però, la generazione di sostanze radicaliche supera la capacità delle difese antiossidanti ne risulta uno stress ossidativo che si evidenzia in molte patologie umane e che talvolta dà un contributo significativo alla loro patogenesi. Le reazioni radicaliche sembrano coinvolgere una lunga serie di malattie, da quelle infiammatorie-immunitarie a quelle su base ischemica a carico del sistema nervoso centrale, cardiaco e renale (1,2,3,4,5). Nelle patologie reumatiche, in particolare, è riconosciuto il ruolo dei radicali e della lipoperossidazione nel determinismo della flogosi, di qui l'interesse per lo studio di sostanze capaci di avere un effetto scavenger e antilipoperossidante (6,7,8,9). Inoltre lo studio di sostanze già in uso da tempo come antireumatici ha evidenziato un potere scavenger di queste sui radicali liberi dell'ossigeno (RLO) (10). Ci è così sembrata interessante una nuova classe di sostanze, i "lazaroidi", di cui abbiamo voluto valutare le capacità scavenger sui RLO. Sono stati studiati i seguenti lazaroidi: U74389F e U74500A (21-aminosteroidi) U78517F (aminocromani). Gli aminosteroidi sono un nuovo gruppo di sostanze derivate dai Effetto scavenger dei lazaroidi U78517F, U74389F, U74500A sui radicali liberi dell'ossigeno prodotti da polimorfonucleati umani stimolati e mediante metodo chimico Reumatismo, 2001; 53(3):223-228 Reumatismo, 2001; 53(3):223-228 SUMMARY Authors investigated the scavenger capability of lazaroids, a new group of compounds (21-aminosteroid) that are reported in the literature to have interesting anti-lipid peroxidation properties. Authors tested the degree of scavenger activity related to the oxygen derived free radicals (ODFR) with different methods
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