Da quando furono introdotti dai primi immigrati che si insediarono sul suolo americano, la lingua e i dialetti italiani negli Stati Uniti si sono continuamente trasformati. Sui comportamenti linguistici degli emigrati italiani all’estero incisero fattori di natura sociale, culturale, geografica ed economica, nonché le diverse ondate migratorie. In particolare, nelle comunità italoamericane, la lingua e i dialetti italiani andarono a comporre un continuum linguistico che si accompagnò all’inglese secondo combinazioni diverse e con un variegato ventaglio di forme.\ud
Questo saggio si propone di ripercorrere le tappe che hanno segnato questi cambiamenti, analizzando alcune ricerche svolte a partire dagli anni Ottanta nonché i dati della condizione in cui versa attualmente la lingua italiana negli Stati Uniti. Vengono, inoltre, presentati i risultati legati all’uso della lingua e dei dialetti, frutto di una survey condotta nel 2013 su un campione di giovani italoamericani residenti nella grande area di New York. Nonostante le differenze tra le diverse generazioni d’immigrazione dei giovani partecipanti allo studio, emerge come vi sia, soprattutto nelle nuove generazioni di italoamericani, una tendenza alla ripresa di interesse verso la lingua delle origini e i dialetti, espressa anche attraverso la volontà di trasmetterla ai propri figli
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