a cura di Swen STEINBERG traduzione di Alessandro SALVADOR Peter Burke, che con la sua opera Social History of Knowledge 1 , ha, in passato, offerto contributi essenziali per riorientare in termini storiografici le scienze umane e sociali, offre, con questo lavoro introduttivo, molto più che semplici approcci e metodi per la ancora giovane storia della conoscenza. Egli ne indica anche le fondamenta e i suoi sviluppi storici, che sono connessi a sociologi come Max Weber o Karl Mannheim e con gli approcci alla sociologia della conoscenza. La focalizzazione della storia della conoscenza, che prende in considerazione specifici patrimoni, i loro sviluppi, le distribuzioni e le modifiche, ricevette impulsi fondamentali dai dibattiti, occorsi negli anni Novanta, sulle moderne società del sapere e prende le distanze da una storia della conoscenza classica, orientata alle istituzioni, e dalla storia intellettuale, concentrata sulle persone. Dopo una breve introduzione sulla concettualizzazione storiografica della conoscenza, Burke presenta nel secondo capitolo i concetti principali: l'autorità e il monopolio della conoscenza, l'innovazione e l'interdisciplinarietà, gli ordini e le pratiche della conoscenza, il sapere situazionale ed estorto e, infine, il regime dell'ignoranza negli sviluppi consecutivi della conoscenza. Nel capitolo tre, Burke presenta le forme del sapere, differenziando le conoscenze collettanee (gathering knowledges), le conoscenze analitiche (analysing knowledges), le conoscenze diffuse