Il Veneto dopo la Terza Italia: spazi metropolitani e postmetropolitani

Abstract

Il Veneto si configura come uno spazio senza limiti e con modelli d'ordine estremamente diversificati, con una progressiva perdita di significato di termini quali città, campagna, suburbio. il modello di sviluppo che ha acquistato rilevanza a partire dagli anni '70 - in concomitanza con lo sviluppo della piccola impresa - appare non più in azione e immerso in uno spazio di relazioni, che sembrano definire ambiti in parte autonomi, e compresenze di forme, modelli, pratiche di organizzazione economico-sociale anche tra loro antitetici. Questo contesto, sempre più eterogeneo, diversificato e molto dinamico, spazio di una fitta mobilità reticolare appoggiata sull'eredità storica, dove convive, come un'eterotopia modernità e tradizione, è uno tra gli spazi della forma-metropoli (non assimilabile alla post-metropoli americana) così come emerge dl dissolvimento della Terza Italia

Sprawl Dynamics in Rural–Urban Territories Highly Suited for Wine Production. Mapping Urban Growth and Changing Territorial Shapes in North-East Italy

“…From the (Marshallian) district structure-in which the economy-society-territory nexus is strong and in the hands of SMEs-there has emerged both a structure in which the industry is partly divorced from the territory and a strong service sector; in the territory in a broad sense, we see the coexistence of multiple activities [62]. In this "new post-metropolitan Veneto", even the choice of location changes logic following different needs with respect to those in the past (for example related to Knowledge Intensive Business Services).…”