La promozione della memoria pubblica in Europa è ormai uno dei terreni più arati dalla ricerca storica e dalla pratica della cosiddetta public history. Le iniziative prese dai governi, dai centri di ricerca, dalle ONG e dalle fondazioni sono ormai innumerevoli. In questo articolo diamo conto di un convegno che si è tenuto a Tallin nell'ottobre scorso. In quella sede operatori e ricercatori per lo più provenienti dai paesi europei che si trovavano un tempo "oltre cortina" si sono interrogati sui temi dell'identità europea, del suo significato visto dallo spazio un tempo sotto l'influenza sovietica e sull'interpretazione storiografica dell'anno 1989 come anno periodizzante della storia europea e mondiale. Le considerazioni riportate cercano di fornire spunti alla riflessione dei docenti che devono insegnare questi aspetti della storia recente.