2019
DOI: 10.1017/9781108576703
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1989

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“…Il comunismo sovietico crolla non solo e non tanto perché l'occidente lo fa crollare, ma piuttosto perché il processo di globalizzazione seguito alla fine dei "trenta gloriosi", costringe le élite filo-sovietiche a promuovere riforme che alla fine hanno eroso il Muro dalle sue fondamenta. Risulta ormai chiaro che gli stessi leader comunisti dell'Europa orientale erano in larga misura convinti, come ammise il generale Jaruzelski nel 1989, che "la superiorità della civiltà occidentale era diventata ovvia per tutti" [10] .…”
Section: Il 1989 Come Punto DI Svoltaunclassified
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“…Il comunismo sovietico crolla non solo e non tanto perché l'occidente lo fa crollare, ma piuttosto perché il processo di globalizzazione seguito alla fine dei "trenta gloriosi", costringe le élite filo-sovietiche a promuovere riforme che alla fine hanno eroso il Muro dalle sue fondamenta. Risulta ormai chiaro che gli stessi leader comunisti dell'Europa orientale erano in larga misura convinti, come ammise il generale Jaruzelski nel 1989, che "la superiorità della civiltà occidentale era diventata ovvia per tutti" [10] .…”
Section: Il 1989 Come Punto DI Svoltaunclassified
“…Forse il vittimismo della memoria pubblica, un altro fenomeno globale, che in Europa orientale tende a concentrarsi intorno alle conseguenze del 1939 e alle aspettative non realizzate dal 1989, finisce per marginalizzare, a dare per scontato il collasso del blocco sovietico come l'effetto inevitabile di una putrefazione politica piuttosto che come un processo storico dotato di attori principali e di comprimari di secondo piano. In ogni caso, durante gli ultimi trent'anni, molti Europei dell'est non si sono conformati alla narrazione di una inevitabile convergenza che sarebbe condivisa dagli Occidentali e dalle loro élite liberali… La narrativa liberale non è mai stata interamente pervasiva all'Est, Trent'anni dopo è diventata marginale [11] .…”
Section: Dal 1989 a Oggi: Nazionalismi E Xenofobiaunclassified