Lo scopo di questo lavoro è di analizzare l'influenza di alcune variabili psicologiche e dell'ambiente familiare nella formazione delle intenzioni imprenditoriali.Nell'attuale società del cambiamento, caratterizzata da una dilatazione del tempo di formazione e da un mondo del lavoro in continua trasformazione, i modelli genitoriali si configurano come variabili fondamentali, per la comprensione dei processi che portano all'autodeterminazione e al divenire attori competentemente attivi.Secondo quanto indicato dalla letteratura specializzata, ciò può avvenire in relazione al cosiddetto "matricentrismo": un fenomeno socio-antropologico caratterizzato dalla protezione e sicurezza che può influire negativamente sull'acquisizione dell'autonomia e sulla capacità d'azione del soggetto. Questo sembra essere un limite: in generale, relativamente alle esigenze della società moderna, che richiede identità flessibili e la capacità di proiettarsi nel futuro in modo "costruttivamente attivo"; in particolare, relativamente all'orientamento a fare impresa inteso come "uno stato mentale, motivazione e capacità di produrre nuovo valore" (COM, 2003, p.6).I primi risultati di questa ricerca, condotta con 347 studenti del Dipartimento di Economia dell'Università di Catania, sembrano per molti aspetti interessanti. In generale, nella rappresentazione del campione, infatti, le funzioni educative della madre e del padre sono caratterizzate da una sorta di ambivalenza: un orientamento discreto sia del "blocco" che del "sostegno". In particolare, il sostegno ricevuto dal padre è legato positivamente all'intenzione imprenditoriale; il sostegno percepito della madre è legato all'innovazione e al cambiamento e alla fiducia nei confronti delle aziende siciliane.