SommarioL’acromegalia, la sindrome di Cushing e alcuni tumori neuroendocrini sono caratterizzati da un eccesso di ormoni controregolatori in circolo. Ciò può favorire l’insorgenza di alterazioni del metabolismo del glucosio di varia entità, fino al diabete mellito conclamato. Sebbene il trattamento del diabete secondario in queste endocrinopatie sia conforme alle più recenti evidenze scientifiche e linee guida sulla gestione terapeutica del diabete mellito, ci sono alcuni accorgimenti di cui tenere conto. Lo scopo di questa Rassegna è quello di fornire strumenti di riflessione e conoscenza per migliorare l’approccio terapeutico e diagnostico a questi pazienti che presentano differenze intrinseche alla fisiopatologia di ciascuna condizione affrontata. Un altro aspetto da non sottovalutare riguarda l’insorgenza di diabete mellito (ovvero il peggioramento del compenso glicometabolico nei pazienti diabetici) correlato ad alcuni farmaci utilizzati per trattare la malattia primaria, come il pasireotide. La necessità di trattare il diabete mellito secondario in queste patologie endocrine è finalizzata non solo a ripristinare l’euglicemia ma anche a prevenire e rallentare le complicanze cardio-renali che si associano sia al diabete che alla malattia primaria. A questo proposito si suggerisce, quindi, un algoritmo di trattamento applicabile alle diverse patologie descritte. Il campo delle complicanze metaboliche legate alle endocrinopatie e dei farmaci utilizzati nel trattamento di queste patologie richiede studi più approfonditi e rappresenta un’area di crescente importanza nel campo dell’endocrinologia.