“…Il pensiero tecnico-scientifico che portò alla promulgazione della legge Serpieri maturò nel contesto territoriale di uno Stato giovane, il cui sviluppo era condizionato da un sistema agricolo costituito da enormi latifondi, gestiti con criteri quasi 'feudali', e dalla presenza nelle arre pianeggianti di estese zone paludose e incolte infestate dalla malaria (Novello, 2003;De Caterini et al, 2023). Invece nelle regioni alpine, dopo la Grande Guerra, l'assetto forestale e montano, soprattutto nel settore nordorientale, era devastato dagli effetti delle operazioni belliche.…”