IntroduzioneI distacchi epifisari dell'omero distale nei primi mesi di vita sono molto rari e presentano notevoli difficoltà diagnostiche poiché l'epifisi è ancora interamente cartilaginea [1]. La radiografia spesso non permette una diagnosi differenziale con la lussazione di gomito o la frattura sovracondiloidea [2]. In letteratura sono proposte diverse metodiche per la diagnosi delle patologie articolari del gomito, come la RMN con o senza contrasto [3], l'ecografia ad alta risoluzione [4] o l'artrografia [5], ma il rapporto costo-efficacia di ognuna è ancora poco chiaro, tanto che a oggi non esistono linee guida precise in merito [6].
Caso clinicoUna bambina dell'età di 3 mesi viene portata in PS per dolore e impotenza funzionale dell'arto superiore destro. I genitori riferiscono di averla afferrata per il braccio per impedirle la caduta accidentale dal fasciatoio. L'arto era esteso ed extraruotato, con gomito tumefatto, ecchimotico e deformato. Ogni movimento risvegliava dolore, la mano era calda e rosea, mentre non era valutabile la motilità attiva per mancanza di collaborazione della piccola paziente. L'esame radiografico mostrava un alterato rapporto tra l'asse omerale e quello del radio e dell'ulna al gomito (Fig. 1). L'assenza dei nuclei di ossificazione non permetteva di fare diagnosi differenziale tra lussazione del gomito e distacco epifisario. L'artrografia intra-operatoria con 1 cc di iopamidolo ha permesso di visualizzare la paletta omerale cartilaginea dislocata (Fig. 2). La lesione era riducibile, ma instabile. Si è proceduto a riduzione con trazione e flessione del gomito e a fissazione percutanea con 2 fili di Kirshner da 1,4 mm (Fig. 3), ad avambraccio pronato. L'immobilizzazione in gesso brachio-metacarpale è stata mantenuta per 3 settimane. Alla rimozione la radiografia mostrava la formazione di callo osseo periostale e, clinicamente, l'arco di movimento articolare era completo. Al controllo a 6 mesi si poteva rilevare un buon rimodellamento della lesione, assi conservati e una residua irregolarità del profilo metafisario, ma con un quadro clinico sovrapponibile all'arto controlaterale (Fig. 4).
DiscussioneL'artrografia intra-operatoria, già descritta in letteratura come metodica di scelta per la diagnosi e il trattamento delle fratture sovracondiloidee e dei distacchi epifisari [7-10], è stata parzialmente abbandonata con il progredire delle tecniche ultrasonografiche e l'avvento dell' RMN [11,12]. Ma nel bambino al di sotto dell'anno di età è spesso necessaria un'anestesia generale per ottenere un "imaging" accurato in riso-nanza magnetica. Per questo, se l'esame ecografico e la radiografia tradizionale non sono sufficienti a dirimere i dubbi diagnostici, l'artrografia intra-operatoria è ancora una metodica utile per valutare la presenza e l'aspetto di una frattura [11] e, nel contempo, permette il controllo della riduzione ottenuta.
ConclusioniIl distacco epifisario dell'omero distale nel bambino al di sotto dei sei mesi di vita è raro e di difficile diagnosi. La sua complicanza più rara ...