Assessment of Continuing Education Needs Among Critical Care Nurses in Remote Québec, Canada

Abstract

he main purpose of Québec's order of nurses (Ordre des Infirmières et Infirmiers du Québec [OIIQ]) is to ensure the protection of the public by controlling the nursing practice of its members (Gouvernement du Québec, 2018). In 2011, the OIIQ established a professional requirement for continuing education (CE), making it an important professional responsibility as well as an ethical duty (OIIQ, 2011a). However, CE must be accessible and relevant to nurses throughout their career to contribute to the updating and development of all the specific knowledge and skills required for their respective professional practice (OIIQ, 2011b).According to the OIIQ, critical care nurses work in emergency and intensive care units (OIIQ, 2016). Although CE is essential to all nurses, critical care practicespecific CE is a key element in hospitals as critical care nurses work in units featuring fast, numerous, and diversified medical and technological advances (OIIQ, 1996), and require specialized knowledge and advanced skills (Association des infirmières et infirmiers en soins intensifs du Canada, 2009). However, besides the general challenges related to CE (e.g., the cost of CE activities and the time required to attend CE activities), critical care nurses in remote areas face several additional challenges. For instance, access to relevant CE is compromised by their geographi-abstract Background: This study analyzed the needs of critical care nurses in remote regions of Québec regarding continuing education (CE). Method: A web-based crosssectional survey was conducted between May and June 2018. Results: A total of 78 nurses completed the survey and reported their CE needs were not being met. Only 21.9% of participants reported a satisfaction level ≥ 6 on a scale of 1 to 10 regarding the offering of CE activities in their region. The most common factors identified as barriers to participation in CE activities were working hours (68.2%), distance and travel time (68.2%), released time to attend CE activities (65.2%), costs of CE activities (57.6%), and financial support (51.5%). Conclusion:This study provides insights into CE needs among critical care nurses. Shortcomings could be addressed by increasing CE activities in remote regions as well as the proportion of critical care-specific CE activities. Moreover, time and expense coverage should be offered by employers.

La rilevazione del fabbisogno formativo degli infermieri di area critica: una revisione sistematica della letteratura

“…25 Alcuni studi esaminati nel lavoro, oltre ad illustrare il fabbisogno formativo espresso dagli infermieri, mostrano anche la loro percezione rispetto ai possibili fattori ostacolanti il soddisfacimento dei bisogni educativi: negli studi di Azizi et al e di Gosselin et al, vengono individuati come fattori ostacolanti il conseguimento di un percorso formativo continuo ed adeguato, sia barriere di tipo organizzativo (ad esempio la mancanza di spazi sufficienti ed adeguati all'interno del pronto soccorso, la mancanza di strutture educative, il carico di lavoro troppo elevato e la mancanza di tempo per i numerosi turni di lavoro) che fattori personali (bassa fiducia in sé stessi, basso livello di motivazione, affaticamento eccessivo). 15,30 Inoltre, nei Paesi a basso e medio reddito vengono individuati, fra i fattori ostacolanti, la scarsità delle risorse economiche 21 e l'isolamento scolastico. 28 Tuttavia, dall'indagine condotta da S. Yektatalab emerge che, anche metodi di insegnamento inefficaci, contenuti inappropriati dei programmi educativi e programmazione inappropriata dei corsi erogabili possono rappresentare dei fattori sfavorevoli.…”

“…6 Fra le strategie individuate come favorevoli alla partecipazione ai programmi formativi ed al conseguimento delle competenze necessarie, invece, vengono indicati i sistemi di monitoraggio del grado di soddisfazione degli infermieri, le tecniche di valutazione e feedback, lo sviluppo di infrastrutture dedicate e l'utilizzo di applicazioni su dispositivi mobili 15 come ad esempio, la partecipazione alle attività di formazione, l'accesso al computer e ad internet, la qualità dell'organizzazione nelle attività di formazione continua, e l'accesso alla letteratura scientifica. 30 Dunque quando si parla di assistenza in area critica è necessario considerare la complessità della popolazione target, motivo per cui si ravvede la necessità di dover acquisire una più ampia gamma di conoscenze specialistiche individuando standard di competenze minimi ed avanzati: un programma educativo specifico riconosciuto a livello internazionale, che permetta di conseguire una specializzazione nell'area critica, rappresenta per l'utente garanzia di fornitura di servizi di qualità, da parte di personale competente e qualificato. 20 È pertanto necessario ridisegnare gli attuali curriculum formativi per rispondere in maniera adeguata alle attuali esigenze dell'assistenza in area critica, soprattutto dal momento che il ruolo dell'infermiere sta diventando sempre più impegnativo, specializzato ed investito di maggior autonomia professionale, anche nella gestione di procedure e tecnologie complesse.…”

The Commitment to Excellence: Understanding Nurses’ Perspectives on Continuous Professional Development

“…Upon completion of formal education and obtaining a nursing license, nurses have the right and obligation to continuously enhance their acquired knowledge. This involves supplementing and adopting new knowledge and specific skills in line with the latest advancements and insights in the field of nursing necessary for adequate healthcare [12]. In Croatia, CPD for nurses is regulated under specific guidelines set by the Croatian Nursing Council.…”