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L'alfabetizzazione motoria (Physical Literacy - PL) è divenuta una delle principali finalità dell’educazione fisica, dell'attività motoria extracurriculare e della promozione dello sport in tutto il mondo. Il modello di Whitehead (2013) descrive le componenti motorie, comportamentali e psicologiche che comprendono la PL, tra cui la competenza motoria percepita, il divertimento e la convinzione dell’importanza di impegnarsi in attività fisiche per tutta la vita. La Physical literacy comprende, inoltre, la motivazione, la fiducia, le abilità motorie, la conoscenza e la consapevolezza, che consentono di acquisire e mantenere uno stile di vita fisicamente attivo. Nelle Indicazioni Nazionali (2012) la didattica per competenze motorie è orientata a promuovere i fattori che compongono la PL. Una competenza motoria, infatti, si realizza attraverso l’interazione di fattori diversi, capacità-abilità motorie, conoscenze, comportamenti ed atteggiamenti della persona che si evolvono secondo ritmi differenti e sono variabili in relazione ai processi individuali di apprendimento-sviluppo individuale ed ai contesti in cui si realizza. Una competenza motoria, pertanto, è l’utilizzo concreto delle abilità motorie e delle conoscenze e rinvia ad una stretta relazione tra sapere, saper fare, saper essere; essa esprime l’integrazione delle conoscenze (i saperi), delle abilità motorie (i saper fare) e degli atteggiamenti (saper essere) sulla base delle capacità personali. Obiettivi. Il contributo si propone di presentare una review dei protocolli e delle prove di valutazione delle capacità-abilità motorie utilizzate in educazione fisica, al fine di studiare i contenuti ed analizzare vantaggi e limiti nel contesto scolastico. I protocolli e le prove in ambito motorio consentono di controllare sistematicamente l’evoluzione e lo sviluppo della PL, le tappe di sviluppo motorio del bambino, le scelte metodologiche compiute. Metodo. La valutazione delle competenze motorie nella scuola primaria costituisce un tema metodologico di notevole complessità ed attualità per le relazioni ineludibili con la struttura disciplinare e la definizione degli obiettivi formativi necessari alla progettazione delle unità di apprendimento ed alla personalizzazione dell’intervento didattico. In educazione Fisica la valutazione delle competenze motorie evidenzia il rapporto tra il modello normativo, quantitativo-comparativo ed il modello criteriale, qualitativo non-comparativo. Nell’ambito della competenza motoria, la valutazione dovrebbe restituire all’insegnante ed alle famiglie dati oggettivi e soggettivi sulla percezione e la coordinazione motoria attraverso una varietà compiti motori e sulle relative varianti esecutive. Le abilità motorie si esprimono attraverso varianti esecutive spaziali, temporali, quantitative e qualitative ed i loro rapporti e sono correlate alle capacità motorie dei bambini. Le prove ed i protocolli di valutazione consentono di controllare l’apprendimento di compiti motori e la loro evoluzione temporale, in relazione alle metodologie d’insegnamento proposte. I protocolli di valutazione utilizzano metodi orientati "sul prodotto" o "sul processo" per esaminare le abilità motorie. Le misure incentrate sul prodotto offrono informazioni oggettive che indicano il tempo impiegato o il numero di prove necessarie per completare con successo un compito prestabilito (es., M-ABC). Le valutazioni motorie orientate al processo esaminano la qualità del movimento, tuttavia, sono presenti i limiti dell'affidabilità, dovuti all'influenza dell'esperienza del valutatore e della soggettività sui punteggi dei test. Nell’ambito di un’adeguata valutazione della PL basata sulla competenza motoria, i protocolli attuali presentano una serie di limitazioni, ad es., relative al tempo necessario per la loro proposta al gruppo-casse o all’utilizzo di misure dicotomiche (si-no/presenza-assenza di un determinato fattore motorio), all’utilizzo di specifiche attrezzature. Attraverso diversi protocolli d valutazione (es.TGMD-2-3; MOBAK; KTK, ecc.) è possibile acquisire dati sistematicamente sul processo didattico, per individuare il repertorio delle abilità e capacità motorie correlate di ciascun bambino, controllare sistematicamente le tappe dell’apprendimento e l’evoluzione dello sviluppo motorio, ottenere feedback sulle scelte didattiche inerenti i compiti motorie e le metodologie utilizzate.
L'alfabetizzazione motoria (Physical Literacy - PL) è divenuta una delle principali finalità dell’educazione fisica, dell'attività motoria extracurriculare e della promozione dello sport in tutto il mondo. Il modello di Whitehead (2013) descrive le componenti motorie, comportamentali e psicologiche che comprendono la PL, tra cui la competenza motoria percepita, il divertimento e la convinzione dell’importanza di impegnarsi in attività fisiche per tutta la vita. La Physical literacy comprende, inoltre, la motivazione, la fiducia, le abilità motorie, la conoscenza e la consapevolezza, che consentono di acquisire e mantenere uno stile di vita fisicamente attivo. Nelle Indicazioni Nazionali (2012) la didattica per competenze motorie è orientata a promuovere i fattori che compongono la PL. Una competenza motoria, infatti, si realizza attraverso l’interazione di fattori diversi, capacità-abilità motorie, conoscenze, comportamenti ed atteggiamenti della persona che si evolvono secondo ritmi differenti e sono variabili in relazione ai processi individuali di apprendimento-sviluppo individuale ed ai contesti in cui si realizza. Una competenza motoria, pertanto, è l’utilizzo concreto delle abilità motorie e delle conoscenze e rinvia ad una stretta relazione tra sapere, saper fare, saper essere; essa esprime l’integrazione delle conoscenze (i saperi), delle abilità motorie (i saper fare) e degli atteggiamenti (saper essere) sulla base delle capacità personali. Obiettivi. Il contributo si propone di presentare una review dei protocolli e delle prove di valutazione delle capacità-abilità motorie utilizzate in educazione fisica, al fine di studiare i contenuti ed analizzare vantaggi e limiti nel contesto scolastico. I protocolli e le prove in ambito motorio consentono di controllare sistematicamente l’evoluzione e lo sviluppo della PL, le tappe di sviluppo motorio del bambino, le scelte metodologiche compiute. Metodo. La valutazione delle competenze motorie nella scuola primaria costituisce un tema metodologico di notevole complessità ed attualità per le relazioni ineludibili con la struttura disciplinare e la definizione degli obiettivi formativi necessari alla progettazione delle unità di apprendimento ed alla personalizzazione dell’intervento didattico. In educazione Fisica la valutazione delle competenze motorie evidenzia il rapporto tra il modello normativo, quantitativo-comparativo ed il modello criteriale, qualitativo non-comparativo. Nell’ambito della competenza motoria, la valutazione dovrebbe restituire all’insegnante ed alle famiglie dati oggettivi e soggettivi sulla percezione e la coordinazione motoria attraverso una varietà compiti motori e sulle relative varianti esecutive. Le abilità motorie si esprimono attraverso varianti esecutive spaziali, temporali, quantitative e qualitative ed i loro rapporti e sono correlate alle capacità motorie dei bambini. Le prove ed i protocolli di valutazione consentono di controllare l’apprendimento di compiti motori e la loro evoluzione temporale, in relazione alle metodologie d’insegnamento proposte. I protocolli di valutazione utilizzano metodi orientati "sul prodotto" o "sul processo" per esaminare le abilità motorie. Le misure incentrate sul prodotto offrono informazioni oggettive che indicano il tempo impiegato o il numero di prove necessarie per completare con successo un compito prestabilito (es., M-ABC). Le valutazioni motorie orientate al processo esaminano la qualità del movimento, tuttavia, sono presenti i limiti dell'affidabilità, dovuti all'influenza dell'esperienza del valutatore e della soggettività sui punteggi dei test. Nell’ambito di un’adeguata valutazione della PL basata sulla competenza motoria, i protocolli attuali presentano una serie di limitazioni, ad es., relative al tempo necessario per la loro proposta al gruppo-casse o all’utilizzo di misure dicotomiche (si-no/presenza-assenza di un determinato fattore motorio), all’utilizzo di specifiche attrezzature. Attraverso diversi protocolli d valutazione (es.TGMD-2-3; MOBAK; KTK, ecc.) è possibile acquisire dati sistematicamente sul processo didattico, per individuare il repertorio delle abilità e capacità motorie correlate di ciascun bambino, controllare sistematicamente le tappe dell’apprendimento e l’evoluzione dello sviluppo motorio, ottenere feedback sulle scelte didattiche inerenti i compiti motorie e le metodologie utilizzate.
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