RASSEGNA
IntroduzioneGrazie ai recenti miglioramenti delle tecniche di riperfusione coronarica e della terapia farmacologica dell'IMA, negli ultimi anni si è verificato un considerevole aumento della sopravvivenza dei pazienti con questa patologia, anche nei casi più severi [1,2]. Contemporaneamente ciò ha determinato un aumento della morbilità nei pazienti sopravvissuti i quali, in un arco di tempo che va da pochi giorni a diversi mesi, spesso sviluppano disfunzione sistolica e/o diastolica di grado variabile, aritmie maggiori e sintomi da ICC. Questa evoluzione è dovuta al remodeling, un meccanismo fisiopatologico che è stato definito "l'espressione genomica secondaria a danno cardiaco risultante in cambiamenti molecolari, cellulari e interstiziali che si manifestano clinicamente come cambiamenti di dimensione, forma e funzione del cuore" [3]. Come si evince dalla definizione, il remodeling si verifica in seguito a danno cardiaco di qualunque tipo, sia acuto che cronico; tuttavia l'infarto del miocardio ne rappresenta senza dubbio la causa più frequente e pertanto la maggior parte delle ricerche sul remodeling sono state condotte su modelli post-ischemici. Nell'ICC sono numerosi gli studi che stanno cercando testare nuove ipotesi, basate su meccanismi fisiopatologici complementari a quelli classici, nel tentativo di identificare nuovi bersagli terapeutici [4]. Si pensi al modello ormono-metabolico, che da anni si è affacciato nel panorama della ricerca clinica [5,6], date le crescenti evidenze di una connessione molto stretta tre le alterazioni ormonali e il sistema cardiovascolare [7,8]. Tra questi, il remodeling post-infartuale è stato oggetto di studi da oltre un ventennio e, sebbene rimangano numerosi aspetti ampiamente sconosciuti, le scoperte effettuate hanno permesso di progettare e mettere in atto delle strategie terapeutiche volte a contrastare specifiche alterazioni cellulari e molecolari in modo da prevenire le suddette manifestazioni patologiche [9]; come spesso accade in numerose condizioni cliniche [10,11], diversi sono i bersagli cellulari coinvolti, basti pensare alle cellule infiammatorie, In recent years, the remarkable progress achieved in terms of survival after myocardial infarction have led to an increased incidence of chronic heart failure in survivors. This phenomenon is due to the still incomplete knowledge we possess about the complex pathophysiological mechanisms that regulate the response of cardiac tissue to ischemic injury. These involve various cell types such as fibroblasts, cells of the immune system, endothelial cells, cardiomyocytes and stem cells, as well as a myriad of mediators belonging to the system of cytokines and not only. In parallel with the latest findings on post-infarct remodeling, new potential therapeutic targets are arising to halt the progression of disease. In this review, we evaluate the results obtained from four new therapeutic strategies: in this part we evaluate gene therapy and novel aspect of stem cells therapy in remodeling; in the second part we wil...