Il cambiamento climatico (CC) influenza in modo significativo la biodiversità forestale, sia negli aspetti che riguardano la distribuzione delle specie, i loro processi di migrazione e la loro variabilità genetica, sia in quelli che riguardano la fisionomia e la struttura delle biocenosi forestali, con ricadute anche alle scale più complesse di ecosistema e paesaggio.Conoscenze utili, al fine di formulare previsioni orientative, possono essere ricavate da studi paleoecologici e filo-geografici, con particolare riferimento alla risposta delle specie arboree ad antecedenti variazioni climatiche, in termini di capacità di adattamento e migrazione (ad es., Petit et al. 2005, Svenning et al. 2008, Calò et al. 2012. A tale riguardo, sono note sia le principali rotte di migrazione postglaciale, sia le maggiori aree di rifugio inter-glaciale di numerose specie forestali europee. Il recente approccio basato sull'incrocio tra dati genetici e paleobotanici sta aumentando notevolmente le conoscenze sulla storia evolutiva delle specie forestali, tra conferme e sorprese rispetto ai risultati ottenuti dagli studi monotematici (ad es., Magri et al. 2006, Parducci et al. 2012.Significative indicazioni derivano anche da studi sul grado di sensitività al clima condotti a livello di and Abies alba will be less competitive with respect to more continental and drought-resistant tree species, and could loose genetic variability; relic species like Taxus baccata and Betula aetnensis may be at risk. In the alpine region: upward movement of timberline and changes in timberline communities, for instance Picea abies may be more competitive over Larix decidua, and fragmented species like Pinus cembra might become vulnerable. In general, we recognize the difficulty in separating the effects of climatic variables from those of other processes, like fires and land-use change.