ORIGINAL RESEARCH ARTICLEL'85% dei tumori del polmone è rappresentato dal tumore polmonare non a piccole cellule (Non-Small Cell Lung Cancer, NSCLC), di cui la maggior parte sono adenocarcinomi (2). Recenti analisi hanno evidenziato che in circa la metà degli adenocarcinomi sia identificabile una mutazione genetica (3, 4). In particolare, nel 10-15% di questi casi, la mutazione viene attivata dal recettore per il fattore di crescita dell'epidermide (Epidermal Growth Factor Receptor, EGFR) (5-8).L'utilizzo di inibitori orali della tirosin-chinasi (Tyrosine Kinase Inhibitor, TKI) nel trattamento di pazienti con NSCLC con mutazione EGFR si è dimostrato predittore di elevati tassi di risposta (70%) e di sopravvivenze mediane superiori a 20 mesi (5, 9).I risultati di una serie di studi clinici randomizzati hanno affermato il ruolo centrale dei TKI nel trattamento di prima linea dei pazienti con mutazioni attivanti di . Sia i TKI di prima (erlotinib e gefitinib) che di seconda (afatinib) generazione, confrontati rispetto alla chemioterapia standard (combinazioni a base di cisplatino o carboplatino) nel trattamento di prima linea del NSCLC con mutazione EGFR, hanno evidenziato, in modo uniforme, un significativo aumento del tasso di risposta e della sopravvivenza libera da progressione (Progression Free Survival, PFS) (10-20). In questi stessi studi non è stata però osservato un aumento significativo della DOI: 10.5301/grhta.5000270 Il costo degli eventi avversi associati ad afatinib, erlotinib e gefitinib nel trattamento del tumore del polmone non a piccole cellule con mutazione EGFR Costs of adverse events associated with afatinib, erlotinib, and gefitinib first-line therapies in advanced nonsmall-cell lung cancer harboring EGFR-activating mutations Introduction: Epidermal growth factor receptor-tyrosine kinase inhibitors (EGFR-TKIs) afatinib, erlotinib, and gefitinib are an established treatment for advanced non-small cell lung cancer (NSCLC) with EGFR mutation. Objectives: Consistent with published meta-analyses, this study compares the cost of management of the adverse events (AEs) associated with these three drugs from the perspective of the Italian National Health System (NHS). Methods: The frequency of AEs was established based on a recently published meta-analysis. Only the costs of management of the AEs were considered. Resource utilization in the management of the AEs was estimated by a panel of Italian oncologists and based on previously published studies. Results: The mean cost per patient treated with afatinib, erlotinib, and gefitinib was €141.03, €90.74 and 121.87, respectively. With afatinib, the cost per patient and per AE of grades ≤2 and ≥3 was €36.70 and €104.33. With erlotinib, the cost per patient and per AE of grades ≤2 and ≥3 was €46.99 and €40.75, whereas the cost with gefitinib was €34.76 and €87.11, respectively. Conclusion: In advanced EGFR mutation-positive NSCLC patients, first-line treatment with erlotinib could reduce the cost of management of the AEs for the NHS. Keywords: Adverse e...