EditorialiInsegnare l'approccio biopsicosociale nella conduzione dell'intervista medica prima di insegnare a riconoscere i disturbi emotiviThe importance to teach a biopsychosocial approach to medical interviewing before teaching the recognition of emotional disorders CHRISTA ZIMMERMANN, LIDIA DEL PICCOLO, ANNA SALTINI PREMESSA I progressi tecnici e scientifici in medicina, con la creazione di nuove specializzazioni e la conseguente frammentazione delle competenze, hanno fortemente contribuito a ingabbiare il ruolo e le funzioni del medico in una prospettiva strettamente biomedica e a privilegiare una formazione centrata esclusivamente sul sintomo e sulla malattia.A fronte di questa tendenza che riguarda la maggior parte delle discipline mediche, negli ultimi decenni si e assistito ad un crescente interesse nei confronti delle dimensioni psicologiche e sociali della salute e della malattia che ha trovato il suo riconoscimento ufficiale nel modello biopsicosociale delle malattie (Engel, 1977). L'attenzione agli aspetti psicosociali, che qualifica la medicina centrata sul paziente, occupa infatti un ruolo chiave in rapporto alia qualita dell'assistenza e della cura (Engel, 1978 field, 1992;Zimmermann & Tansella, 1996;Smith, 1997; Saltini, 1997a, b) e contribuisce a contenere gli effetti di uno dei maggiori problemi di salute pubblica, vale a dire gli alti costi che derivano dall'inappropriata utilizzazione dei servizi e daH'aumento delle disabilita dovute anche alia scarsa qualita dell'assistenza (Ustiin & Sartorius, 1995). Come ampiamente documentato da numerosi studi, l'approccio globale al paziente, e quindi l'acquisizione di informazioni non esclusivamente a contenuto biomedico, rappresenta uno strumento specifico del medico in quanto condiziona il conseguimento degli obiettivi professionali, come ad esempio, per citarne soltanto alcuni, l'accuratezza diagnostica, il riconoscimento dei disturbi psichici, il grado di adesione al trattamento e di comprensione delle informazioni da parte del paziente, la soddisfazione del paziente e del medico stesso (Carter et al