What's the ideal femoral nail? What's the golden standard technique of nailing? A correct piriformis entry point remains the reference standard for most femoral shaft fractures. In most cases of whole shaft femoral fractures, nailing is possibile while staying out of the knee joint and preserving the gluteus medium muscle. Trochanteric nails have a similar, outstanding union rate, but the nail is more versatile and easier to insert, and patients' function may be better.
IntroduzioneL'inchiodamento endomidollare è il metodo di sintesi universalmente accettato nel trattamento delle fratture diafisarie del femore. L'introduzione di più opzioni di bloccaggio ha permesso di estendere le indicazioni, consentendo il trattamento con infibuli endomidollari bloccati sia delle fratture sovracondiloidee sia delle fratture sottotrocanteriche, come di quelle multisegmentarie [1]. Questi miglioramenti sono stati determinati dallo studio e dalla produzione di strumentari più versatili e di mezzi di sintesi più adatti al trattamento delle fratture, seguendo una filosofia non più basata su una concezione meramente biomeccanica dell'osteosintesi, bensì sul concetto di consolidazione biologica del focolaio, con l'obiettivo non solo di ottenere la consolidazione della frattura, ma di consegiurla nel più breve tempo possibile, con il minor tasso di complicanze locali e sistemiche. Si è quindi posta particolare attenzione alla metodica di inserimento: "entry point" e alesaggio endomidollare alla ricerca del chiodo ideale. Un punto d'ingresso corretto in fossetta piriforme rimane lo standard di trattamento per la maggior parte delle fratture femorali.Nella maggior parte dei casi di inchiodamento femorale è possibile conservare l'articolazione del ginocchio e preservare il muscolo medio gluteo, anche utilizzando l'entrata anterograda in fossetta piriforme. I chiodi a entrata trocanterica hanno tassi di guarigione simili a quelli in fossetta piriforme, ma l'introduzione è più semplice, la ripresa funzionale può essere migliore e il chiodo è maggiormente versatile. Nello studio viene presentata la casistica 2006-2007 del reparto di Ortotraumatologia dell'A.O. Niguarda, che comprende 55 casi di fratture diafisarie di femore trattati con inchiodamento anterogrado alesato. Questa tecnica offre diversi benefici noti: in particolare evita l'incarceramento del chiodo e consente l'inserimento di un chiodo di diametro maggiore con un contatto più ampio con la diafisi, sia nel frammento prossimale sia in quello distale della frattura, con conseguente aumento della stabilità in rotazione.
Materiali e metodiIl nostro Dipartimento di Emergenza e Accettazione, dal gennaio 1999 al gennaio 2005, ha accettato complessivamente 235 fratture dia-