Riassunto: Le acque sotterranee sono tra le più importanti risorse di acqua potabile. A livello mondiale, gli acquiferi sono sottoposti ad una crescente minaccia di inquinamento legato all'urbanizzazione, allo sviluppo industriale, alle attività agricole ed alle imprese minerarie. Quindi sono ampiamente richieste azioni, strategie e soluzioni pratiche per proteggere le acque sotterranee da queste fonti antropiche. Lo strumento più utile, a supporto della pianificazione territoriale e protezione delle acque sotterranee dalla contaminazione, è rappresentato dalla valutazione della vulnerabilità degli acquiferi. Sono stati sviluppati diversi metodi per la valutazione della vulnerabilità degli acquiferi nel corso degli anni: metodi a zonazione omogenea o a pesi e punteggi, metodi statistici e metodi numerici. Tutti questi strumenti sono utili per sintetizzare informazioni idrogeologiche complesse in un unico documento, come le mappe di vulnerabilità, utilizzabili sia da tecnici, amministratori e politici, che da scienziati e cittadini. Sebbene non sia possibile identificare un approccio che possa essere il migliore in tutte le situazioni, il prodotto finale deve essere sempre scientificamente provato, significativo ed affidabile. Ciò nonostante, diversi metodi possono produrre risultati molto differenti in qualsiasi caso di studio. Perciò è necessario approfondire le ragioni di similitudini e differenze.Questo studio dimostra l'affidabilità e la versatilità di un metodo statistico-spaziale per la valutazione della vulnerabilità degli acquiferi alla contaminazione a scala regionale. Il caso di studio della pianura lombarda è particolarmente interessante per la sua lunga storia di monitoraggio quantitativo e qualitativo delle acque sotterranee, la disponibilità di dati idrogeologici e la combinata presenza di diverse sorgenti antropiche di contaminazione. Aggiornamenti recenti del Piano di Tutela delle Acque hanno sollevato la necessità di realizzare mappe di vulnerabilità degli acquiferi più versatili, affidabili e veritiere. Un confronto tra mappe di vulnerabilità degli acquiferi ottenute da approcci differenti e realizzati in un intervallo di tempo di diversi anni ha dimostrato l'importanza del continuo progresso scientifico, riconoscendo pregi e difetti di ciascuna ricerca.