INTRODUZIONELa cateterizzazione è una procedure invasiva che può favorire l'ingresso di microrganismi nel sangue e rappresenta, pertanto, un fattore di rischio per l'insorgenza di batteriemie e sepsi. Le infezioni catetere-correlate costituiscono una significativa causa di incremento sia della morbilità e della mortalità che dei costi e della durata dell'ospedalizzazione. L'aumento dell'incidenza delle infezioni correlate a catetere venoso centrale (CVC) può dipendere da diversi fattori come il numero crescente di soggetti affetti da patologie per cui vi è l'indicazione al ricorso al CVC e il miglioramento della sensibilità delle indagini microbiologiche (7-8, 11). Un quadro settico può essere attribuito ad un'infezione da catetere quando in presenza di segni clinici sistemici non vi siano apparentemente altri focolai di possibile infezione ad eccezione del catetere medesimo. Esistono varie modalità di rilevare un'infezione ematica correlata al catetere e tra queste è compresa quella che tiene conto dell'isolamento del medesimo microorganismo sia dal sangue periferico (emocoltura) che dal catetere. Le colture semi-quantitative o quantitative della punta del catetere, poiché presentano una maggiore specificità rispetto a quelle qualitative, sono le metodologie più frequentemente utilizzate per questo tipo di indagine diagnostica (4-5, 9). I principali agenti eziologici delle infezioni CVCcorrelate sono i cocchi Gram-positivi che costituiscono circa i due terzi degli isolati, con prevalenza relativa degli stafilococchi coagulasi-negativi (SCN). Non trascurabile la presenza dei microrganismi Gram-negativi (Enterobacteriaceae e Pseudomonas aeruginosa) e dei miceti (Candida Conclusions. Catheter-related infections occurred in those patients who presented the same pathogen in both CVC and blood cultures. These infections were principally caused by staphylococci and Candida spp. On the contrary, a possible CVC contamination could be suspected when positive CVC and negative blood cultures were found.