“…Lo stesso gruppo [15] nel 2019 ha valutato gli effetti metabolici e cardiovascolari della terapia con DR-HC per 18 mesi in un gruppo di 53 pazienti, sia primari che secondari, confrontato con un gruppo di 47 pazienti in terapia convenzionale, mostrando una riduzione di BMI, giro vita, pressione arteriosa diastolica, LDL colesterolo, HbA1C e rischio cardiovascolare (Framinghan Risk Score, FRS) nel gruppo di pazienti in DR-HC rispetto al gruppo in HC. In un altro studio [16] condotto nello stesso periodo, gli stessi autori hanno osservato come la terapia con DR-HC riduce il grado di steatosi (Hepatic Steatosis Index, HSI) in un gruppo di 45 pazienti con forma secondaria, di cui 20 casi naive per DR-HC, ol-Tabella 3 Studi clinici sul profilo di sicurezza del DR-HC. PAI, insufficienza surrenalica primaria; SAI, insufficienza surrenalica secondaria; CAH, sindrome adrenogenitale classica; PAS, pressione arteriosa si-stolica; PAD, pressione arteriosa diastolica; CA, cortone acetato; HC, idrocortisone; EAs, evento avverso Complessivamente, i risultati di questi studi mostrano che il trattamento con DR-HC migliori alcuni parametri antropometrici e metabolici rispetto al trattamento con HC, soprattutto in pazienti con insufficienza surrenalica primaria e vari gradi di insulino-resistenza, mentre i risultati nel paziente con insufficienza surrenalica secondaria, desunti da un campione meno numeroso, non risultano concordi nel dimostrare una superiorità del DR-HC all'HC (Tabella 2).…”