Formalism and Historicity Reconciled in Henry Fielding’s Tom Jones

«The good comic novel»: la narrativa comica di Henry Fielding e l’importanza dell’esempio cervantino

“…Per esempio, ai capitoli XI e XII del settimo libro, quando Tom entra a far parte di una compagnia di soldati diretti a Nord per sedare la rivolta giacobita del 1745, ultimo tentativo di riportare gli Stuart al trono. Oltre al preciso riferimento storico, Fielding offre un preciso ritratto dell'esercito inglese del Settecento, formato da soldati rozzi, ignoranti, spesso comici nella loro goffaggine, ma allo stesso tempo violenti e pericolosi nella loro brutale desiderio di auto-promozione 164 .…”

“…In Fielding invece, in particolare nel Tom Jones, l' 'autore in fabula' è l'autorevole inventore della «new province of writing» 198 , con le sue frequenti intrusioni sia sul piano della storia che su quello paratestuale; per quanto riguarda la rappresentazione artistica della storia e del mondo reale, potremmo dire che il contrasto tra i due universi viene implcitamente rappresentato dall'eclatante artificiosità della struttura narrativa, che come nelle irreali visioni di Don Chisciotte, lascia inevitabilmente trapelare una realtà diametralmente opposta a quella raccontata. Richetti, ad esempio, ritiene che la prodigiosa e benevola Fortuna nel Tom Jones, «dramatizes that Fortune in the actual world will never intervene on the side of angels, that the good will almost invariably meet an undeserved bad end» 199 .…”