Come citare questo capitolo: Giacalone Ramat, Anna, Variazione sincronica e mutamento diacronico: il caso di alcuni connettori dell'italiano. In: Engwall, Gunnel & Fant, Lars (eds.)
Sincronia e diacronia nella linguistica del NovecentoNegli studi sulla grammaticalizzazione si assume generalmente che sincronia e diacronia siano strettamente interrelate da molti punti di vista: il mutamento diacronico è promosso e spinto da opzioni che sono presenti in sincronia e a sua volta il mutamento è causa di variazione in sincronia, in un rapporto bidirezionale in cui la variazione è sia l'input che l'output dei processi di mutamento (Giacalone Ramat, Mauri & Molinelli, 2013). Insomma, come afferma Lehmann (2005), "[s]ynchrony and diachrony are two perspectives on the same thing". Scopo di questo lavoro è riflettere sulle manifestazioni della relazione tra sincronia e diacronia e sugli strumenti metodologici più appropriati a descriverla prendendo spunto da alcuni casi di mutamento nella storia dell'italiano.Vogliamo introdurre il tema con alcune considerazioni storiche: se gettiamo uno sguardo all'indietro, possiamo vedere che la stretta relazione tra sincronia e diacronia è in opposizione all'idea di netta separazione delle due prospettive, che è stata dominante nella linguistica del Novecento.Saussure così definisce gli ambiti di pertinenza della linguistica sincronica e di quella diacronica: La linguistique synchronique s'occupera des rapports logiques et psychologiques reliant des termes coexistants et formant système, tels qu'ils sont