InquadramentoQuando si parla degli aspetti clinici dell'instabilità multidirezionale della spalla (IMD) è importante fare distinzione tra la "lassità" e l'"instabilità". Per lassità gleno-omerale si intende una condizione congenita e asintomatica in cui si riscontra ampia mobilità dell'articolazione stessa, legata a una maggior elasticità dei tessuti capsulo-legamentosi. Al contrario, l'instabilità è la perdita di contatto articolare (sublussazione o lussazione) dell'epifisi omerale rispetto alla glena, associata a sintomi quali dolore, apprensione e deficit funzionale. Esistono numerosi modi di classificare le instabilità gleno-omerali [1] prendendo in considerazione la frequenza, la direzione, l'eziologia e la possibilità di causare volontariamente una sublussazione o una lussazione. Con IMD si identificano quei pazienti che lamentano instabilità recidivante in almeno una direzione, associata a una lassità multidirezionale apprezzabile all'esame obiettivo. Sono pazienti fra 20 e 30 anni, che per lo più lamentano dolore senza una chiara anamnesi di lussazioni traumatiche. Tali pazienti presentano una lassità multidirezionale della spalla alla quale si associa un'instabilità unidirezionale, a seguito di un trauma o, come più spesso accade, di microtraumi ripetuti. L'attività sportiva intensa svolge un ruolo determinante nella patogenesi, richiedendo ai giovani atleti ripetuti sforzi nelle posizioni estreme della rotazione interna/esterna in abduzione/elevazione (per es., sport di lancio, nuoto, pallavolo ecc.). Esistono i cosiddetti eventi precipitanti che trasformano una spalla lassa in una spalla instabile e solitamente sono eventi legati più all'utilizzo quotidiano dell'arto piuttosto che a un trauma importante; a volte l'evento non può essere identificato. Il dolore è ricorrente, avvertito durante le attività sportive/lavorative (già svolte in passato senza problemi), spesso non ai massimi gradi del movimento ma durante l'esecuzione del movimento stesso. Il dolore ha le caratteristiche della trafittura, non di lunga durata, e il paziente difficilmente riesce a evocarlo o a descriverlo con precisione. Comuni sono la sensazione di perdita della forza e la "dead arm syndrome" notturna, entrambi sintomi fastidiosi e difficilmente obiettivabili che si associano nel tempo al dolore. Qualora in anamnesi siano presenti episodi di lussazione è bene saperne il numero, le modalità di presentazione e della riduzione. Importante è intervistare il paziente e capire quali tra i gesti quotidiani causino sintomi e quali di essi vengano evitati per apprensione; per esempio la difficoltà a trasportare un peso con il braccio lo scalpello (2011) 25:141-145 AbstrAct -MultidirectionAl shoulder instAbility Multidirectional instability (MDI) is a complex shoulder pathology with involuntary subluxation or dislocation in more than one direction accompanied by pain. The pathogenesis is multifactorial including capsular redundancy, significant trauma or repetitive microtrauma. The management of patients with MDI is primarily conservati...