The ethical dimension of dialogue represents a major concern in the context of current research in intercultural responsibility. In this paper, I discuss the modalities in which the notion of competence is used to conceptualise responsibility and the relationship between self and other in intercultural research, in order to critique the Cartesian presuppositions of intercultural communication theory. I argue that models of competence and responsibility that are employed to design intercultural training operate within the paradigm of the autonomous rational agent that informs Kantian ethical thinking. I contrast the model of the competent intercultural speaker that emerges in intercultural research with the distinction proposed by Levinas between the saying and the said (le dire and le dit, meaning the event of speech and the content of speech), to suggest two scenarios of intercultural interaction that show two different approaches to responsibility, one operating in the dimension of the said and the other in the dimension of the saying. Thus, in this paper, I discuss the implications of Levinas's reflection on the nature of language for the development of an ethical framework that addresses the limitations of current conceptualisations in intercultural communication theory of competence and responsibility.La dimensione etica del dialogo rappresenta una delle preoccupazioni maggiori nell'ambito della ricerca sulla responsabilità interculturale. In questo articolo analizzo in maniera critica le modalità in cui la nozione di competenza è usata per concettualizzare il concetto di responsabilitá e la relazione con l'altro nel contesto della teoria della comunicazione interculturale, in modo da discuterne le presupposizioni Cartesiane. I modelli di competenza e responsabilità che sono utilizzati nel training interculturale operano all'interno del paradigma dell'agente autonomo razionale della tradizione etica kantiana. Ho intenzione di contrastare il modello del "competent intercultural speaker" che emerge dalla ricerca interculturale con la distinzione creata da Levinas tra il dire e il detto (le dire e le dit, l'evento della parola e il contenuto della lingua), per suggerire due scenari di interazione interculturale che mostrano due approcci alla responsabilitá, uno nella dimensione del dire e l'altro nella dimensione del detto. Quindi, in questo articolo discuto le implicazioni delle riflessioni di Levinas sulla natura del linguaggio per lo sviluppo di una comprensione etica che riconosce i limiti delle concettualizzazioni delle nozioni di competenza e responsabilità nella teoria della comunicazione interculturale.