Parole chiave: brain, tumors, pituitary, hypotalamus, MR, CT Introduzione Quando si valuti un paziente con sospetta neoplasia della regione ottico-diencefalica e di fondamentale ausilio la conoscenza della sintomatologia di esordio, la durata della sintomatologia stessa, la sua evolutivita e la conoscenza dei dati di laboratorio.L'indicazione di un coinvolgimento prevalentemente ipofisario ( adeno o neuroipofisario) o ipotalamico consente infatti di indirizzare lo studio neuroradiologico consentendo una diagnosi differenziale tra forme radiologicamente simili.Anche in relazione alla peculiare embriologia, la regione otticodiencefalica puo essere infatti sede di neoformazioni di diversa origine istologica.Un approccio semplificato alle lesioni che coinvolgono questa regione e quello di differenziare le neoplasie propriamente dette e le formazioni occupanti spazio non neoplastiche (tabella 1).
CraniofaringiomiRappresentano i tumori soprasellari pediatrici piu frequenti (6% delle neoplasie cerebrali, 14% dei tumori cerebrali sovratentoriali e 50% dei tumori sovrasellari) 12 • Si tratta di tumori epiteliali benigni che originano da residui del dotto craniofaringeo.Esistono due varianti istologiche: il craniofarigioma adamantinomatoso e quello papillare. Il primo e il piu frequente ed e costituito da cellule epiteliali squamose, presenta micro o macrocisti e puo contenere cheratina, calcificazioni Tabella 1 Neoplasie e lesioni espansive non neoplastiche che coinvolgono con maggiore frequenza la regione otticodiencefalica Neoplasie • Craniofaringiomi • Gliomi chiasmatico-ipotalamici e gliomi del nervo ottico • Tumori a cellule germinali -Germinomi -Teratomi Lesioni non neoplastiche • Cisti della tasca di Rathke • Amartoma ipotalamico • Cisti aracnoidee soprasellari • Cisti epidermoidi • Cisti dermoidi • Istiocitosi a cellule di Langerhans Rivista di Neuroradiologia 12:209-217, 1999 e, all'interno delle cisti puo essere presente una componente fluida cosidetta a "olio di motore" contenente colesterolo. La seconda variante, molto piu rara, soprattutto nei bambini presenta raramente calcificazioni mentre sono assenti i depositi di colesterolo. Dal punto di vista biologico i craniofaringiomi si comportano come tumori di I grado, anche se tendono a recidivare localmente 16 • Macroscopicamente i craniofaringiomi vengono suddivisi in solidi, cistici o misti (solidi e cistici). Il picco di incidenza in eta pediatrica e tra i 2-4 anni ed i 10-14 anni ed esiste una prevalenza nel sesso maschile 3 • Il sintomo di esordio piu cornune e la cefalea, variamente associata ad altri sintomi che dipendono sostanzialmente dalla sede di sviluppo del tumore. Le lesioni ad estrinsecazione intra e sovrasellare rappresentano il 70% di tutti i craniofaringiomi; i sovrasellari il 20% e gli intrasellari solo il 10%. Prechirurgicamente queste neoplasie vengono suddivise in sellari, prechiasmatiche e retrochiasmatiche 13 • I tumori pre-chiasmatici crescono anteriormente tra i nervi ottici dislocando posteriormente il chia-209