Numerosi studiosi hanno osservato come Tomasi di Lampedusa ricorra riccamente all'immaginario zoomorfico nel suo Gattopardo per caratterizzare personaggi, descrivere paesaggi e interpretare fenomeni sociali. In questo contributo, intendo leggere il passaggio di consegne dall'aristocrazia alla borghesia alla luce delle teorie del darwinismo sociale, analizzando in particolare istanze di adattabilità o, di contro, estinzione. Tale prospettiva permette di gettare luce sul gattopardismo di Tancredi, che promuove l'innesto ibrido e inedito tra specie diverse. Non tutto è rimasto come era: i rapporti di forza sono i medesimi, ma gli attori sono profondamente cambiati. Lampedusa si serve delle metamorfosi darwiniane per spostare l'accento dall'umanità, che aspirerebbe ad evolversi in base alle ideologie, all'animalità più istintuale, denunciando così come i mutamenti sociali avvengano solo per il mero istinto di sopravvivenza e di dominio. Solamente chi è in grado di adattarsi ai cambiamenti può aspirare al ruolo di potere: non si tratta che del risultato finale della selezione naturale.