Nella sua trattazione di quel particolare tropo che è l'allegoria, nel libro VIII dell'Institutio oratoria, Quintiliano fa riferimento al carme 1.14 di Orazio e alle Bucoliche di Virgilio (in particolare l' ecloga 9). Questi due riferimenti, che si spiegano e giustifi cano all'interno di una institutio volta a formare un abile retore, hanno rappresentato per secoli, già a partire dall' età antica fi no all' età moderna, l'interpretazione standard dei due testi di Orazio e di Virgilio. Ciò anche in conseguenza, come è naturale, della grande autorità scolastica di Quintiliano. Vale la pena di rileggere con attenzione il luogo quintilianeo: * Rielaboro qui la relazione tenuta al convegno di San Paolo, che è stato una preziosa occasione di incontro e rifl essione: ringrazio gli organizzatori e i partecipanti tutti, alcuni dei quali sono stati particolarmente generosi di osservazioni (si vedano infra le nn. 16 e 24). Desidero inoltre ringraziare Giuseppe Lentini per aver discusso con me di alcune questioni "nautiche" (alcaiche e non). Le pagine che seguono conservano alcune tracce di oralità, che spero al lettore non riescano troppo sgradevoli.