ziato un "trend" estremamente rapido: gli ultrasessantacinquenni erano il 15% nel 1992 ed il 13% nel 1982 (1). Ciò significa che in Italia una donna su cinque ed un uomo su sette hanno oggi più di 65 anni di età. Inoltre, gli ultra-ottantenni sono più di 400.000 (il 4% della popolazione) ma supereranno il milione di individui nei prossimi quarant'anni giungendo a costituire l'11% della popolazione nel 2045 (1). Il 70% delle morti registrate nel nostro Paese si collocano nella fascia di età compresa tra i 70 ed i 94 anni, ma l'emergere di una quinta età sembrerebbe confermato dal fatto che circa il 4% dei decessi in Italia (circa 25.000) avviene oltre i 90 anni (2). L'analisi dell'indice di vecchiaia rivela che in Italia si contano 143,1 anziani oltre i 65 anni ogni 100 giovani al di sotto dei 15 anni di età, con alcune differenze tra Nord (155,6), Centro (151,8) e Sud (91,5) ed una tendenza alla diminuzione delle INTRODUZIONE L a composizione della popolazione italiana ha subito profondi cambiamenti negli ultimi cinquant'anni più di altri Paesi industrializzati. Il calo delle nascite ed il progressivo invecchiamento della popolazione italiana sono quantificabili attraverso l'analisi dei dati demografici ISTAT (1). Dal 1950 la speranza di vita alla nascita nel nostro Paese è aumentata di 4 mesi all'anno e si attesta attualmente a 77,9 per gli uomini e 84,4 per le donne (1). Il 20% degli italiani, pari ad oltre 10 milioni di cittadini, ha già superato i 65 anni di età e la crescita di questa fascia di popolazione ha eviden- Reumatismo, 2010; 62(2)