“…Nella costruzione della sua carriera, il principe di Santobuono aveva dimostrato di saper tessere reti relazionali con i più importanti esponenti delle corti francese e spagnola e, nella seconda decade del Settecento, di saper sfruttare la propensione di Filippo V a rafforzare il "partito italiano" a Madrid. Di tale gruppo Caracciolo divenne parte integrante e tassello strategico, soprattutto a seguito del legame stretto con il Cardinale Giulio Alberoni (Maqueda Abreu, 2009;Martínez Navas, 2010;Alabrús iglesias, 2011;Barrio Gozalo, 2011), presto diventato il principale interlocutore della regina Elisabetta Fernese (Fragnito, 2009;Mafrici, 1999Mafrici, e 2019Sodano, 2018;Vázquez Gestal, 2013). La condivisione della linea politica del Cardinale e la partecipazione alla definizione di una nuova forma di governo -volta a privilegiare la via reservada per rafforzare, in primo luogo, il proprio potere e, secondariamente, la nuova nuova Secretaría del Despacho Universal de asuntos de Indias a scapito delle prerogative e delle funzioni fino ad allora assunte dal Consejo de Indias (Kuethe, 2013: 24;Crespo Solana, 1996) 10 -fecero sì che Caracciolo ne seguisse le sorti, dall'ascesa al rapido declino.…”