L'estremizzazione acritica dell'utilizzo di device digitali ha recentemente pale-sato alcuni esiti nefasti sull'età evolutiva e sui giovani adulti, quali la de-umanizzazione delle relazioni e la de-materializzazione delle esperienze. Un raffronto fra la tradizione pedagogica montessoriana e le realtà educative attua-li mostra un imperituro interesse infantile per le esperienze percettivo-sensoriali liberamente scelte, che edificano il personale bagaglio di conoscenze e competenze. Questa dimensione sollecita anche la formazione di educatori, educatrici, pedagogisti, pedagogiste e insegnanti che progettano esperienze di apprendimento, a partire dal proprio background culturale, formativo e sociale. Tale è il sostrato motivazionale di una "sperimentazione" metodologico-didattica innovativa, promossa nell'ambito del Dipartimento SFBCT dell'Università di Macerata, che ha inteso offrire ai propri studenti e alle pro-prie studentesse seminari, laboratori, visite guidate e osservazioni mirate pres-so l'Istituto Comprensivo Chiaravalle Montessoriano – Casa dei Bambini e la Casa Museo Montessori, in risposta al dichiarato bisogno e desiderio di espe-rienza "sul campo", anche di tipo relazionale, nella comunità studentesca e tra studenti, studentesse e docenti. Parole chiave: Primainfanzia e media addiction; Montessori ed educazione precoce; Educazione esperienziale; Montessori all'Università; Comunità di ap-prendimento