“…L'ultimo interrogativo proposto riguarda perciò il ruolo della storiografia -che nel corso delle ultime due decadi ha demolito le mitologie sul carattere nazionale italiano nei rapporti con le popolazioni balcaniche [Fonzi 2017] e africane [Ertola 2017] -nel costruire una narrazione pubblica italo-greca sulla presenza italiana in Egeo condivisibile, perché scientificamente fondata, e in grado di incentivare un serio turismo di memoria. Come si è osservato, benché la questione del ruolo delle popolazioni non ortodosse nella storia locale continui a causare degli attriti [Sintès 2017;Rappas 2018], nel Dodecaneso lo sviluppo di questo tipo di viaggi è oggi considerato positivamente; quantomeno come opportunità per ampliare e diversificare l'offerta turistica. Per quanto riguarda il rapporto con gli italiani, il superamento delle tensioni legate alla forma dei pellegrinaggi patriottici pare facilitato dal fatto che, con la scomparsa degli ultimi testimoni della Seconda guerra mondiale, l'esigenza di bilanciare le sensibilità della società locale e i personali ricordi dei visitatori, una questione che fu elusa più che risolta nei rapporti coi reduci, è scemata.…”