L'intervento (preceduto da una breve riflessione sul modo peculiare in cui certi termini peirceani possono essere inseriti nel dibattito semiotico) costituisce un primo sondaggio sulla pertinenza e l'eventuale fecondità della nozione di 'persona(lità)' che emerge dai saggi cosmologico-metafisici del Monist dei primi anni '90 (CP 6.268 sgg.) rispetto alle questioni di semiotica e psicologia sociale relative ai nuovi media. La proposta consiste nell'applicazione allo studio della gestione dell'identità negli attuali social network (e in particolare in Facebook). Sia la pars destruens (svalutazione radicale dell'individualità) sia la pars construens (idea di persona come "coordinazione o connessione di idee"), sia soprattutto il loro intreccio, aiutano a delineare una prospettiva -fondata sulla nozione di continuità -che può essere d'aiuto per mettere a fuoco gli sviluppi più recenti dei SN, come il restringimento progressivo della dimensione "privata", e in particolare l'irrompere -fino all'invadenza -nell'universo digitale della corporeità, che sembrava in prima battuta esclusa, o almeno occultata. La svalutazione peirceana dell'individualità implica infatti che il corpo non sia più individuale della mente (come ha mostrato di recente, in modo brillante, Rossella Fabbrichesi), facendosi sempre potenzialmente disponibile per un'esistenza e una fruizione pubbliche.
Parole chiaveSocial Networks, Persona, Individuo, Identità, Corpo Sommario 1. "Applicare" Peirce. (A mo' d'introduzione) 2. Dall'uomo-segno alla persona(lità) 3. L'identità, tra persona e individuo 4. Il corpo sui social network è individuale? Conclusioni Bibliografia Novembre 2014 | www.ocula.it Commemorating Charles S. Peirce (1839-1914): interpretive semiotics and mass media A cura di Giampaolo Proni e Salvatore Zingale * Tutte le citazioni da scritti redatti in lingue straniere sono tradotte a opera di chi scrive. In bibliografia sono comunque segnalate le traduzioni italiane, ove presenti. Nelle citazioni (non negli exergo) tratte da Peirce segnalerò -adottando la tecnica di rinvio usuale -la paragrafazione dei Collected Papers (Peirce 1931-58), per comodità del lettore, giacché essa è sistematicamente riportata nell'edizione Bonfantini (Peirce 2003).