2000
DOI: 10.1017/s0007087499003878
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Obligatory amateurs: Annie Maunder (1868–1947) and British women astronomers at the dawn of professional astronomy

Abstract: Abstract. This paper explores the careers of several British women astronomers in the late nineteenth and early twentieth centuries. I postulate that the only category of scientific practice open to most of these women was that of an ' amateur '. They would have become professionals had they had the opportunity but since they were barred from professional status they used their talents to promote the importance of amateur science. I propose the term ' obligatory amateur ' for these women who, unlike men, were … Show more

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“…In questo tardivo lavoro di riscoperta si è dovuto tenere in debito conto il mutamento che nel tempo ha subito il concetto di "scienza" e, conseguentemente, anche quello di "scienziato", ragion per cui mentre dall'antichità al Settecento tale concetto ha mantenuto confini "fluidi", a partire dall'Ottocento e per tutto il Novecento la selezione delle "scienziate" è avvenuta secondo modalità conformi a un concetto nuovo di "scienza" intesa come attività connotata in modo preciso e fortemente improntata alla specializzazione. Da una ricerca condotta secondo un approccio di genere si evince come in tutte le epoche solo poche donne siano riuscite ad affermarsi ai massimi livelli negli ambiti scientifici, fortemente limitate in questo dal solo fatto di appartenere al genere femminile -e per questo ritenute «dilettanti per forza» («obligatory amateurs» le definisce Marilyn Bailey Ogilvie 5 ) -e mai (o raramente) accettate come vere e proprie professioniste dalla comunità scientifica, che è sempre rimasta connotata da un radicato "androcentrismo". Ad ogni buon conto le donne hanno contribuito, in vari modi e a diversi livelli, all'impresa della scienza, spesso alle spalle o a fianco di mariti, padri, fratelli, dando sempre il loro contributo nelle varie discipline, anche quelle meno ufficiali ma non per questo meno importanti.…”
Section: Da "Dilettanti" a Professionisteunclassified
“…In questo tardivo lavoro di riscoperta si è dovuto tenere in debito conto il mutamento che nel tempo ha subito il concetto di "scienza" e, conseguentemente, anche quello di "scienziato", ragion per cui mentre dall'antichità al Settecento tale concetto ha mantenuto confini "fluidi", a partire dall'Ottocento e per tutto il Novecento la selezione delle "scienziate" è avvenuta secondo modalità conformi a un concetto nuovo di "scienza" intesa come attività connotata in modo preciso e fortemente improntata alla specializzazione. Da una ricerca condotta secondo un approccio di genere si evince come in tutte le epoche solo poche donne siano riuscite ad affermarsi ai massimi livelli negli ambiti scientifici, fortemente limitate in questo dal solo fatto di appartenere al genere femminile -e per questo ritenute «dilettanti per forza» («obligatory amateurs» le definisce Marilyn Bailey Ogilvie 5 ) -e mai (o raramente) accettate come vere e proprie professioniste dalla comunità scientifica, che è sempre rimasta connotata da un radicato "androcentrismo". Ad ogni buon conto le donne hanno contribuito, in vari modi e a diversi livelli, all'impresa della scienza, spesso alle spalle o a fianco di mariti, padri, fratelli, dando sempre il loro contributo nelle varie discipline, anche quelle meno ufficiali ma non per questo meno importanti.…”
Section: Da "Dilettanti" a Professionisteunclassified
“…They encompass all manner of gaps in all STEMM fields across age groups, educational levels, and scale levels. The following list illustrates the prevalence, extreme diversity, and complexity of the subject: Kinds of gaps: excellence gap, 16,17 pay gap, 18,19 achievement gap, 20 confidence gap, 21,22 opportunity gap, 23,24 representation gap 25 STEMM‐fields: astronomy, 26,27 biology, 28,29 chemistry, 30,31 engineering, 32,33 geosciences, 34,35 computer science, 36 math, 37,38 medicine, 39,40 pharmacy, 41,42 physics 43,44 Age groups: early childhood, 45 childhood, 46,47 youth and adolescence, 48,49 adulthood 50,51 Educational levels: kindergarten, 52,53 elementary education, 23,54 secondary education, 55,56 higher education, 57,58 vocational education 59,60 Kinds of groups: ethnicity, 48,61 gender and sex, 62,63 immigrants, 64,65 migrants, 66,67 generational, 68,69 sexual orientation and gender identity, 70,71 countries, 72,73 special educational needs and disabilities, 45,71 twice exceptional 74 Scale levels: geography, 75,76 culture, 77,78 institutions and organizations, 79,80 schools, 56,81 groups, 61,82 family 83,84 …”
Section: Inequalities and Equity Gaps In Stemm Talent Developmentmentioning
confidence: 99%
“…• Kinds of gaps: excellence gap, 16,17 pay gap, 18,19 achievement gap, 20 confidence gap, 21,22 opportunity gap, 23,24 representation gap 25 • STEMM-fields: astronomy, 26,27 biology, 28,29 chemistry, 30,31 engineering, 32,33 geosciences, 34,35 computer science, 36 math, 37,38 medicine, 39,40 pharmacy, 41,42 physics 43,44 • Age groups: early childhood, 45 childhood, 46,47 youth and adolescence, 48,49 adulthood 50,51 • Educational levels: kindergarten, 52,53 elementary education, 23,54 secondary education, 55,56 higher education, 57,58 vocational education 59,60 • Kinds of groups: ethnicity, 48,61 gender and sex,…”
Section: Inequalities and Equity Gaps In Stemm Talent Developmentmentioning
confidence: 99%
“…Las décadas de 1930 y 1940 presenciaron una actividad arqueológica intensa en las cercanías de la ciudad de Santa Fé (Provincia de Santa Fe, Argentina), especialmente, a raíz de los hallazgos de un tipo particular de cerámica que fueron realizados en el paraje llamado Arroyo Leyes 16 ; los cuales han sido analizados en detalle por varios autores 17 . Como señala Irina Podgorny, esas piezas suscitaron debates en torno a su autenticidad, una discusión que involucró a diferentes actores e incentivó el interés de los pobladores locales por recolectar esos objetos o fabricarlos para su venta.…”
Section: Aficionados Coleccionistas Y Arqueólogos En Santa Feunclassified