SommarioLa legge delega sul federalismo fiscale n. 42 del 2009, in coerenza con il titolo V della Costituzione riformato nel 2001, ha previsto il superamento della spesa storica quale criterio principale per il finanziamento erariale dei servizi forniti dai comuni e la sua sostituzione con l'assegnazione di entrate proprie che, unitamente ai trasferimenti perequativi, devono essere sufficienti per garantire lo svolgimento delle funzioni comunali, in particolare per le spese dovute per le cosiddette funzioni fondamentali. Dalla legge delega fino all'inizio dell'applicazione del riparto perequativo nel 2015, l'intera materia del federalismo municipale ha conosciuto importanti sviluppi, spesso in chiara contraddizione con il disegno delineato dalla legge delega stessa. Lo schema di riparto in base a fabbisogni e capacità fiscali standard, applicato già al Fondo di solidarietà comunale nel 2015 e 2016, dovrebbe divenire, nel giro di pochi anni, il definitivo meccanismo perequativo per i comuni delle regioni a statuto ordinario. Si tratta di uno schema di perequazione "orizzontale" che segue criteri misti (fabbisogni e capacità fiscali), alimentato esclusivamente dai comuni, che per una parte è destinata alle funzioni fondamentali e per la rimanente parte agisce per ridurre le differenze territoriali in termini di capacità fiscale pro capite. Data la rilevanza del processo di riforma in corso, l'obiettivo principale di questo lavoro è analizzare lo schema di riparto mettendo in chiara luce il suo modus operandi e quantificare i suoi effetti redistributivi anche considerando alcuni scenari di modifica allo schema attuale, con l'auspicio di contribuire al dibattito politico e scientifico. Keywords Sistema perequativo -fabbisogni standard -capacità fiscale standard -Fondo di solidarietà comunale JEL Classification H77