2015
DOI: 10.3280/mer2015-049005
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Orizzonti di gloria e il canone del cinema bellico (1957)

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“…2 Alonge, 2001:104: “la fabbrica, non il campo di battaglia, è il vero centro attorno al quale gravita l’esperienza bellica novecentesca.” Non a caso nel film Sobborghi (1933), diretto dal sovietico Boris Barnet, è possibile assistere ad un montaggio parallelo tra una mitragliatrice tedesca e una cucitrice meccanica (che produce stivali per i soldati) azionata da un operaio russo.…”
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“…2 Alonge, 2001:104: “la fabbrica, non il campo di battaglia, è il vero centro attorno al quale gravita l’esperienza bellica novecentesca.” Non a caso nel film Sobborghi (1933), diretto dal sovietico Boris Barnet, è possibile assistere ad un montaggio parallelo tra una mitragliatrice tedesca e una cucitrice meccanica (che produce stivali per i soldati) azionata da un operaio russo.…”
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“…18 Alonge, 2001: 188: “nella produzione cinematografica del secondo dopoguerra il 1914-18 ha finito con l’assurgere a luogo ideal-tipico della battaglia tecnologica e massificata del XX secolo, spesso la Grande Guerra è stata in qualche modo sottratta alla sua concretezza storica, per trasformarsi in un puro archetipo metastorico. […] la trincea […] una sineddoche per la violenza del Novecento nel suo insieme.”…”
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