Schizophrenia, with its typical chronic and relapsing course, is very burdensome, both clinically and economically. Its pharmacological management relies on two main drug classes: the older, or typical, antipsychotics, which are quite effective on positive symptoms, but limited by low tolerability and poor efficacy on negative symptoms, and atypical antipsychotics, which are better tolerated and effective on a wider range of psychotic symptoms. In this article, the authors briefly discuss current management options for patients with schizophrenia and highlight some unmet clinical needs in the field. After outlining the main clinical features shown by paliperidone ER, a novel antipsychotic, in its clinical development program, a decision analytic economic appraisal of its use in relapsing schizophrenic patients in Italy, as compared to the other available atypical antipsychotics, is presented. Under base-case assumption and after applying national costs and tariffs, the model predicts paliperidone ER to be associated with better clinical outcomes, expressed in terms of stable days, and lower costs; this means that paliperidone is dominant over the alternatives, according to the principles of economic evaluation of healthcare technologies. One-way sensitivity analyses conducted on structural and cost parameters indicated robustness of base-case estimates, which remain to be confirmed by "real world" national data. Attualmente il trattamento farmacologico della schizofrenia si basa su due principali classi di farmaci:
Keywordsantipsicotici di 1 a generazione (detti anche antipsicotici "tipici o convenzionali"), molto efficaci sui sintomi positivi (deliri, allucinazioni, pensiero disorganizzato, comportamento disorganizzato), ma inefficaci su altre dimensioni della schizofrenia e caratterizzati da una scarsa tollerabilità (es. elevata incidenza di effetti extrapiramidali) [2,3]; antipsicotici di 2 a generazione (detti "atipici"), con efficacia paragonabile ai precedenti sui sintomi positivi, ma caratterizzati da un'efficacia su un più ampio spettro di sintomi quali quelli negativi (ridotta emotività, appiattimento affettivo, apatia, anedonia, alogia), quelli affettivi e cognitivi e da un migliore profilo di tollerabilità neurologica rispetto ai tradizionali (minore propensione ad indurre effetti extrapiramidali) [2, 3].
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INTRODUZIONELa schizofrenia rappresenta un disturbo psichiatrico severo e invalidante. È una patologia con tendenza alla cronicizzazione, che insorge prevalentemente in età giovanile e che si ritiene causata da più fattori concomitanti (genetici, ambientali biologici, psicosociali).Le manifestazioni cliniche più frequenti sono sintomi psicotici (deliri, allucinazioni, pensiero e/o comportamento disorganizzato), apatia, isolamento sociale e disturbi cognitivi.La schizofrenia colpisce circa l'1% della popolazione (prevalenza lifetime) e mostra un'incidenza annuale di 0,2-0,4/1.000. È una patologia estremamente gravosa sia per il paziente che per i suoi familiari: comporta conseguenze di dis...