Nell'ambito della lunga analisi di una paziente con una storia psicotica alle spalle, l'autore prende in esame un fenomeno molto peculiare riportato in seduta: la paziente sembra instaurare col mondo animale vivaci interazioni piuttosto diverse dal tradizionale rapporto col pet. Si tratta di contatti con numerosi animali, in prevalenza uccelli, che restano nel loro ambiente e che la paziente incontra al confine tra il loro mondo e il proprio; inoltre, gli scambi, ripetuti e a volte protratti per mesi, si realizzano tramite comunicazioni preverbali e inter-corporee; l'esperienza è vissuta dall'analizzanda con una speciale intensità, come un momento importante e misterioso da attraversare. L'autore avanza l'ipotesi che, oltre all'acquisizione di una ricca area transizionale, giochi una parte fondamentale la spinta a conoscere, già implicata nella precedente dinamica psicopatologica, ma qui cambiata di segno.