Randomized, Controlled, Trial of Long-Term Moderate Exercise Training in Chronic Heart Failure: Effects on Functional Capacity, Quality of Life and Clinical Outcome

Exercício intenso e suplementação de testosterona em portadores de insuficiência cardíaca

“…Em estudo controlado randomizado Belardinelli et al 19 verificou após 8 semanas de intervenção, melhora de cerca de 25% no escore global do MLWHFQ em portadores de IC, contudo os pacientes foram submetidos a regime de treinamento com exercício físico de moderada intensidade a 60% do pico do VO 2 . Estudos prévios 20,21 têm demonstrado que exercício aeróbio melhora os escores do MLWHFQ em pacientes com IC, porém mudanças superiores têm sido relatadas em decorrência do exercício de alta intensidade intervalado 18,22 , o que pode explicar os achados superiores em nosso estudo.…”

“…Belardinelli et al 19 utilizando o MLWHFQ, e Gianuzzi et al 23 , o instrumento Likert modificado, demonstraram uma melhora da QV em portadores de IC associada à capacidade de exercitar-se. Em nosso estudo verificamos aumento significativo intra grupo controle e intervenção respectivamente de 12% e 15% no VO 2máx ; 15% e 29% no teste de caminhada dos seis minutos, e melhora da distribuição dos pacientes nas classes da capacidade funcional, segundo Weber 13 (tabela 4).…”

La riabilitazione cardiologica: le Linee Guida e la realtà italiana

“…Dati più recenti indicano che programmi non-supervisionati o domiciliari sono altrettanto efficaci e sicuri in pazienti ben selezionati e dopo opportune verifiche. Inoltre, gli effetti favorevoli dell'esercizio fisico sono stati ben dimostrati anche in pazienti con infarto miocardico esteso, con disfunzione ventricolare ed addirittura con scompenso cardiaco [11,[20][21][22]25].…”

“…Le analisi economiche disponibili sull'argomento suggeriscono che la RCV è un intervento cost-effective dopo un evento coronarico acuto ed è economicamente giustificata. In particolare, la RCV attraverso programmi strutturati di prevenzione secondaria, è ora riconosciuta come componente essenziale di un moderno approccio e gestione del paziente con diverse manifestazioni della cardiopatia ischemica e con scompenso cardiaco e dovrebbe essere integrata in programmi di assistenza a lungo termine per tutti i pazienti con malattia cardiovascolare [13][14][15][16][17][18][19][20][21][22][23][24][25]. Ciò nonostante, sia la percentuale di pazienti proposti dai clinici per la riabilitazione che la disponibilità di programmi e servizi di RCV strutturati per una efficace prevenzione secondaria sono ancora largamente inadeguati sul territorio nazionale.…”

“…Dati più recenti indicano che programmi non-supervisionati o domiciliari sono altrettanto efficaci e sicuri in pazienti ben selezionati e dopo opportune verifiche. Inoltre, gli effetti favorevoli dell'esercizio fisico sono stati ben dimostrati anche in pazienti con infarto miocardico esteso, con disfunzione ventricolare ed addirittura con scompenso cardiaco [11,[20][21][22]25].Sulla base delle evidenze scientifiche accomulate negli anni, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) [3] ha definito la RCV come un processo multifattoriale, attivo e dinamico che ha come fine ultimo quello di favorire la stabilità clinica, di ridurre le disabilità conseguenti alla malattia, di favorire un ruolo attivo nella società e, in ultima analisi, di ridurre il rischio di successivi eventi cardiovascolari, di migliorare la qualità della vita e di incidere quindi positivamente sulla sopravvivenza.Pertanto gli obiettivi principali della RCV sono: 1) prevenire la disabilità conseguente alla malattia coronarica e cardiovascolare, particolarmente importante nei soggetti anziani e nei soggetti coinvolti in attività lavorative ad elevato impegno fisico;2) prevenire successivi eventi cardiovascolari, ospedalizzazioni e morte cardiovascolare. …”