2008
DOI: 10.1080/13596740802141253
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Re‐contextualising learning in second modernity1

Abstract: Changing boundaries between categories of knowledge, together with changing relations with propositional and experiential knowledge, demand reconsideration of what counts as learning. Such re-contextualisation processes can be approached from three standpoints: deconstruction-decoding (learning as a differentiated set of related practices), refocusing-repositioning (situating learning sites in a life-course perspective) and reconstruction-recoding (specifying pedagogic discourse to embrace non-formal and infor… Show more

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“…Inoltre, sotto la spinta della Commissione Europea e del Consiglio d'Europa nel promuovere lo youth work e l'educazione non formale, si sono fatte strada alcune riflessioni nell'ambito dell'educazione particolarmente importanti in un momento in cui i metodi tradizionali vengono messi in discussione e in cui si fa sempre più forte la necessità di attuare collegamenti più stretti tra educazione formale, non formale e informale. Come esplicitato già da Lynne Chisholm (2008), operare all'interno di un Learning Continuum, attraverso il dialogo, la combinazione e il reciproco dialogo tra le istituzioni, le gerarchie sociali e il lavoro giovanile, offrirebbe nuovo dinamismo all'educazione attraverso programmi ben definiti e basati sulla pratica, lo scambio, il dialogo e la sperimentazione. L'auspicata con-fusione dei confini tra formale, non formale e informale potrebbe avere un impatto anche sugli youth workers, richiedendo nuove forme di insegnamento con nuove competenze e comportando anche una evoluzione dei profili tradizionali degli insegnanti scolastici.…”
Section: Lo Youth Work: Pratica Socio-educativa Con I Giovaniunclassified
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“…Inoltre, sotto la spinta della Commissione Europea e del Consiglio d'Europa nel promuovere lo youth work e l'educazione non formale, si sono fatte strada alcune riflessioni nell'ambito dell'educazione particolarmente importanti in un momento in cui i metodi tradizionali vengono messi in discussione e in cui si fa sempre più forte la necessità di attuare collegamenti più stretti tra educazione formale, non formale e informale. Come esplicitato già da Lynne Chisholm (2008), operare all'interno di un Learning Continuum, attraverso il dialogo, la combinazione e il reciproco dialogo tra le istituzioni, le gerarchie sociali e il lavoro giovanile, offrirebbe nuovo dinamismo all'educazione attraverso programmi ben definiti e basati sulla pratica, lo scambio, il dialogo e la sperimentazione. L'auspicata con-fusione dei confini tra formale, non formale e informale potrebbe avere un impatto anche sugli youth workers, richiedendo nuove forme di insegnamento con nuove competenze e comportando anche una evoluzione dei profili tradizionali degli insegnanti scolastici.…”
Section: Lo Youth Work: Pratica Socio-educativa Con I Giovaniunclassified
“…L'auspicata con-fusione dei confini tra formale, non formale e informale potrebbe avere un impatto anche sugli youth workers, richiedendo nuove forme di insegnamento con nuove competenze e comportando anche una evoluzione dei profili tradizionali degli insegnanti scolastici. Il risultato sarebbe un approccio olistico all'educazione, più focalizzato su approcci individualizzati e attraverso un apprendimento basato sull'esperienza (Chisholm, 2008).…”
Section: Lo Youth Work: Pratica Socio-educativa Con I Giovaniunclassified
“…Crossing boundaries between the spaces in which learning, work and leisure occur enables learners to transfer and use their skills and knowledge in a variety of contexts. Lynne Chisholm's (2008) research employs the concept of active learning as a set of differentiated practices revealing close associations with social locations and experiences. In this context, positive associations with a learning space (e.g., the workplace environment) facilitate individual learning attitudes and provide favourable circumstances for skills development.…”
Section: The Spatial Dimension: Affordances Of Space and Individual Amentioning
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