Con un numero monografico sul binomio religione-migrazione, declinato su esperienze di ricerca internazionali, abbiamo inteso approfondire l'esistenza di sguardi che si interrogano su tale rapporto da angolature di-verse dalla nostra. Altri sguardi che riguardano sia i luoghi della ricerca, sia i gruppi nazionali considerati sia l'approccio locale o transnazionale. Inoltre abbiamo provato ad esplorare i possibili sviluppi di questo campo di studi, indotti sia dalla sua trasformazione intrinseca sia dall'emergere di nuove prospettive di ricerca. In questo senso, questo dossier ci restituisce uno scenario stimolante, fatto di conferme e novità. Da una parte, sono corroborati quegli approcci che rappresentano la religione come un porto sicuro, all'interno di complessi processi sociali, simbolici e identitari vis-suti dai migranti nelle società riceventi; dall'altra, emergono sguardi che leggono la religione come strumento di navigazione usato in acque perennemente incerte. In questi ultimi studi, lo sguardo del ricercatore non si fissa tanto su luoghi e orizzonti specifici, ma segue i movimenti, non sempre coerenti, dei migranti, cercando di identificare la partecipazione della religione e delle sue pratiche, in tali movimenti.