“…Questa apertura è importante soprattutto rispetto all'interpretazione del concetto di fair value, poiché ammette altre interpretazioni non convenzionalmente accettate, quali il valore corrente come valore attuale. Una parte crescente della dottrina (Cheng et al, 1993;Dhaliwal, Subramanyam e Trezevant, 1999;Newberry, 2003;Kothari, Leone e Wasley 2005;Biddle e Choi, 2006;Ernstberger, 2008;Barton et al, 2010, e così via) considera sempre meno attendibile il prezzo di mercato, poiché per taluni scenari non riesce a dare espressione a tutte quelle immaterialità, non contabilizzate, che rendono equo, fair appunto, il concetto di valore, permettendo l'emersione dei plusvalori sommersi. In molte circostanze, gli stessi standard setter 10 precisano che è impossibile estendere l'approccio a valori correnti a tutti gli elementi del bilancio; un prezzo di mercato spesso non esiste, o non è facilmente tracciato o può essere stimato solamente se è indicato il valore futuro di realizzazione.…”