È ben noto come l'insufficienza o la rottura della cuffia dei rotatori possa spesso determinare e/o aggravare l'insorgenza di una patologia artrosica a carico dell'articolazione gleno-omerale a causa dell'alterata biomeccanica della spalla. Sappiamo infatti che la cuffia dei rotatori è un importante stabilizzatore dinamico della spalla e controbilancia l'azione del deltoide, del pettorale e del gran dorsale; la riduzione o la perdita di funzione della cuffia dei rotatori porta quindi a una migrazione antero-superiore o antero-posteriore della testa omerale: tali anomale traslazioni determinano nel tempo un danno della superficie cartilaginea gleno-omerale [1]. Nella fase iniziale, in cui le componenti articolari cartilaginee non sono ancora compromesse, un trattamento chirurgico riparativo è certamente la scelta più indicata. Tuttavia, nel momento in cui si instaura una grave degenerazione osteocondrale con dismorfismo anatomico e insufficienza funzionale, siamo ormai in ritardo per porre rimedio a tale situazione con la chirurgia riparativa e possiamo pertanto ricorrere solo o a trattamenti conservativi a finalità limitata (attenuare la sintomatologia dolorosa e restituire in parte la funzionalità dell'arto) oppure a soluzioni protesiche. I trattamenti protesici proposti sono stati molteplici nel corso della storia: già Neer nel 1983 [2], illustrando la "cuff-tear arthropathy", sosteneva come il trattamento di scelta dovesse essere una protesi totale con ricostruzione della cuffia dei rotatori. Tuttavia la ricostruzione della cuffia dei rotatori si è rivelata troppo spesso un trattamento di quasi impossibile realizzazione, sia per la mancanza di tessuto da poter riparare sia, più spesso, per la scarsa qualità dei tessuti tendinei, specialmente nei casi di artrite reumatoide. Ciò ha portato al frequente fallimento dell'impianto protesico, come già evidenziato dal 1987 da Matsen [3], con risalita della componente omerale e un progressivo scollamento della glenoide a causa del meccanismo del "cavallo a dondolo" [4]. In realtà assume maggiore importanza prendere in considerazione la funzionalità della cuffia che non la sua continuità anatomica: Ed-LO SCALPELLO (2008) 22:56-59 ABSTRACT -SHOULDER ARTHROPLASTY IN MASSIVE ROTATOR CUFF TEARS Massive and irreparable rotator cuff tear in often associated with severe arthritis of the glenohumeral joint. In such conditions shoulder arthroplasty is considered the treatment of choice. Results are conditioned by patient selection, in terms of age, clinical condition, functional demands and level of activity.In this study the Authors analyze literature reports of different shoulder implants: total or hemiarthroplasty, bipolar arthroplasty and resufarcing arthroplasty. The best results reported in recent literature are those obtained with the use of reverse shoulder arthroplasty; they are very likely related to the peculiar biomechanics and semiconstrained structure of this implant. The Authors also underline that the surgeon should include the high rate of complications of this ...