INTRODUZIONEL'elevata prevalenza della malnutrizione nelle popolazioni di pazienti, sia di quelli ricoverati in ospedale sia curati a domicilio o in strutture residenziali, è un problema noto da tempo. Ciononostante, malgrado gli interventi di tipo nutrizionale atti a contrastare tale condizione siano ampiamente disponibili e di attuazione relativamente facile, stime recenti indicano che l'iponutrizione nei pazienti dei paesi occidentali rimane tuttora molto frequente, fortemente sottodiagnosticata e raramente trattata. La maggior parte delle persone accetta questo aspetto della malattia come se fosse "normale", qualcosa che non si può modificare. Ciò è in parte dovuto al fatto che sono stati compiuti pochi sforzi per creare consapevolezza su larga scala attorno all'argomento (1). Recentemente sono state invece pubblicate alcune rassegne della letteratura, in particolare dal gruppo della Dott.ssa Stratton dell'Università di Southampton (2-5), che hanno rialimentato il dibattito e che ci hanno fornito lo stimolo per un riesame dell'evidenza scientifica internazionale in materia. Presentiamo alcune indicazioni generali circa la prevalenza, le cause e le conseguenze della malnutrizione associata alle patologie, oltre ad una descrizione dei vantaggi clinici e funzionali derivanti da un supporto nutrizionale. Viene altresì trattata la questione dell'efficacia dei supporti nutrizionali enterali in termini di costo nella lotta alla malnutrizione associata a patologie.
ABSTRACTDisease-related malnutrition, the most frequent cause of undernourishment in industrialized countries, appears to be highly prevalent among western patient populations, interesting up to 60% of the hospitalized and almost one fifth of the persons attending to the general medicine service. There are several reasons for this high prevalence, among which pathology-related causes, inadequate presentation of the meals in hospitals and institutions, and low recognition of nutritional problems by health professionals. Several studies have shown that undernourished patients have higher morbidity and mortality rates than the general population and suffer of more and more severe complications, leading to prolonged hospital stays and worse clinical outcomes. This determines a much higher Health costs, estimated in an English study as a yearly additional burden of over 7 billion £ for the National Heath Service. Nutritional interventions, such as the administration of oral supplements or enteral tube feeding, are capable to increase body mass index (BMI), that is considered the most reliable indicator of the nutritional status, muscle strength and overall psycho-physical performance, determining an improved quality of life and a reduced need for medical assistance. These functional improvements go alongside with better clinical outcomes, as shown by a reduced mortality rate, shorter hospital stays and lower incidence of complications observed after supplementation. Studies that have analyzed the economical impact of nutritional supplementation in terms of cos...