1988
DOI: 10.1530/acta.0.1190033
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Testosterone and the control of hypothalamic GnRH

Abstract: The aim of the present study was to test the hypothesis that the restoring effect of testosterone on hypothalamic GnRH stores in orchidectomzied rats might be linked to the intrahypothalamic transformation of the hormone into estrogenic metabolites. To this purpose, advantage has been taken of the availability of the potent antiestrogen, tamoxifen (TMX). Different groups of adult male rats castrated since 4 weeks were submitted to a 6-day treatment with testosterone propionate (TP, 2 mg/rat daily); TMX (50 or … Show more

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“…Non si può dimenticare anche il folto gruppo di tecnici di laboratorio e amministrativi che hanno contribuito alla storia e al successo scientifico dell'Istituto guidati dal carisma e dall'umanità del Professore. Nel corso degli anni nuove linee di ricerca si sono sviluppate: così dalla prima fase della sua attività scientifica durante la quale Martini si era occupato principalmente dello studio dell'asse ipotalamo-ipofisighiandola surrenale [1,[4][5][6][7], il suo interesse scientifico si era orientato, sempre in linea con le avanzate conquiste della tecnica, alla complessa e affascinante funzione dell'ipotalamo e ai meccanismi che ne regolano le numerose secrezioni endocrine con particolare riguardo ai meccanismi neuroendocrini che controllano le funzioni riproduttive [8][9][10][11][12][13][14][15][16][17]. Infine prima del suo pensionamento Martini ha lasciato diversi gruppi di ricercatori [18][19][20][21][22][23][24][25][26][27] ognuno responsabile di un campo di ricerche ancora in piena attività (Fig.…”
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“…Non si può dimenticare anche il folto gruppo di tecnici di laboratorio e amministrativi che hanno contribuito alla storia e al successo scientifico dell'Istituto guidati dal carisma e dall'umanità del Professore. Nel corso degli anni nuove linee di ricerca si sono sviluppate: così dalla prima fase della sua attività scientifica durante la quale Martini si era occupato principalmente dello studio dell'asse ipotalamo-ipofisighiandola surrenale [1,[4][5][6][7], il suo interesse scientifico si era orientato, sempre in linea con le avanzate conquiste della tecnica, alla complessa e affascinante funzione dell'ipotalamo e ai meccanismi che ne regolano le numerose secrezioni endocrine con particolare riguardo ai meccanismi neuroendocrini che controllano le funzioni riproduttive [8][9][10][11][12][13][14][15][16][17]. Infine prima del suo pensionamento Martini ha lasciato diversi gruppi di ricercatori [18][19][20][21][22][23][24][25][26][27] ognuno responsabile di un campo di ricerche ancora in piena attività (Fig.…”
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