The Cardiorenal Anemia Syndrome. Part One: Epidemiology and Clinical Aspects

Abstract

The cardiorenal anemia syndrome. Part one: epidemiology and clinical aspects Anemia is a common complication associated with congestive heart failure (CHF) and chronic kidney disease (CKD), and is often reported as a component of the cardiorenal syndrome (CRS). The triad anemia, CHF and CKD has adverse prognostic implications that have led to the reformulation of the syndrome with the term "cardiorenal anemia syndrome" (CRAS). However, there is insufficient agreement about the definition of anemia in the CHF patient, probably due to the heterogeneity of the clinical criteria and the diversity of the patient populations in different studies. The evolution of drug therapy and technology (such as resynchronization of the left ventricle) has not stopped the increase in its incidence nor the associated health system costs. Unfortunately, the current guidelines do not provide specific recommendations for the adequate management of anemia in the cardiorenal patient. The pathophysiological mechanisms at the origin of anemia in CRS are complex and numerous. On the cardiovascular side the most important mechanisms are activation of the sympathetic and renin-angiotensin-aldosterone systems, antidiuretic hormone, and hemodilution, while those associated with CKD include reduction of the endogenous production of erythropoietin, chronic microinflammation, and iron deficiency. Consequently, anemia could represent a new clinical and therapeutic biomarker in CRS. A more comprehensive, 360-degree view, which stratifies the etiological, clinical and pathophysiological aspects, could significantly contribute to improving the prognosis of CRS patients. Keywords: Cardiorenal anemia syndrome (CRAS), Chronic kidney disease (CKD), Congestive heart failure (CHF) Nonostante i diversi specialisti conoscessero molto bene questo problema dal proprio punto di vista, l'approccio multidisciplinare trova sensibili limitazioni principalmente sul piano semantico (1, 2). Per minimizzare tali ostacoli, si rendeva sempre più imperativa la necessità di parlare un linguaggio comune mediante l'adozione di una nuova classificazione che tenesse conto degli aspetti eziologici, fisiopatologici e clinici. La classificazione doveva inoltre distinguere l'incipit e le sequele cliniche della sindrome, differenziare l'organo primariamente coinvolto da quello secondariamente danneggiato, e infine definire la sequenza temporale dell'insorgenza del fenomeno: acuzie o cronicità.Nel 2004, i ricercatori del National Heart, Lung, and Blood Institute (NHLBI), si sono riuniti per cercare di capire le interazioni rene-cuore, creando il Working Group on Cardio-Renal Connections in Heart Failure and Cardiovascular Disease (3). Il gruppo di studio definiva la "sindrome cardio-renale" (CRS), come la situazione nella quale la terapia per alleviare i sintomi congestivi dell'insufficienza cardiaca cronica (Chronic Heart Failure, CHF) è ulteriormente limitata dal declino della funzione renale. Tuttavia, l'assenza di una definizione chiara e la Introduzione L'interazione esistente ...

La sindrome anemica-cardio-renale. Seconda parte: diagnostica

“…Le conseguenze cliniche si esprimono non solo sul piano ematologico, ma possono coinvolgere il sistema cardiovascolare come conseguenza dell'ipossia, il sistema immunitario, quello endocrino, muscolare e le funzioni neurologiche. 1 Adeguate riserve di Fe sono essenziali per ottimizzare gli effetti della terapia con gli ESA nei pazienti con CKD. Infatti, la diminuzione dei depositi di Fe o la ridotta disponibilità marziale rappresentano le cause più comuni di resistenza all'ESA.…”

“…Il capitolo precedente 1 si è focalizzato sugli aspetti clinici ed epidemiologici della sindrome anemica cardiorenale (CRAS), enfatizzando sulla frequente associazione di questa complicanza clinica nelle malattie croniche come lo scompenso cardiaco congestizio (CHF) e la malattia renale cronica (CKD).…”

“…L’anemia può rappresentare una complicanza presente in ognuno dei diversi tipi di sindrome cardiorenale (CRS). 1,2 Per tale motivo è necessario impostare un approccio diagnostico adeguato volto a identificare la causa principale dell’anemia e a stabilire la diagnosi differenziale. Nella CRS, l’anemia si sviluppa parallelamente alla progressione della malattia renale e/o cardiaca ed è principalmente causata da una produzione inadeguata di eritropoietina endogena (EPO) o di altri fattori concomitanti come il deficit di ferro (ID), acido folico, vitamina B12, emorragie, infezioni e infiammazione.…”

The effect of thyme honey on anemia in hemodialysis patients

“…The progression of CRF and exacerbation of anemia increase the risk of some dangerous cardiac complications, including angina, left ventricular hypertrophy, and heart failure in these patients. These cardiac complications as a cycle (cardiorenal anemia syndrome, CRAS) can increase renal failure and thereby exacerbate anemia (10).…”

La sindrome anemica cardio-renale. Terza parte: Terapia

“…Nei capitoli precedenti, 1 si è puntualizzato sugli aspetti clinici ed epidemiologici, clinici e diagnostici della sindrome anemica-cardio renale (CRAS). 2 Malattie croniche come lo scompenso cardiaco congestizio (CHF) e alla malattia renale cronica (CKD) coesistono con l’anemia aumentando sensibilmente il rischio di mortalità.…”