The Different Response to Hotels' Endorsement Advertising by Taiwanese and American Tourists

Abstract

Past research on advertising endorsers has focused solely on a single country; additionally, types of endorsers have been manipulated by comparing two or three types at most, e.g., celebrity, employees, and consumers (or experts). Very little research has explored endorsers' advertising effectiveness in the context of the hotel industry and then, only employee endorsers were used as the independent variable. Thus, conducting comparative research of the responses to hotels' endorsement advertising by local Taiwanese and visiting American tourists can enrich the empirical basis of this field. This research adopted a 5 ϫ 2 between-subjects factorial design. In total, 634 samples were valid. Specifically, 334 subjects were from American tourists-281 were from five experimental groups, and 53 were from the control group. In contrast, 300 subjects were from local Taiwanese tourists-250 were five experimental groups; 50 were the control group. The results revealed that local Taiwanese tourists' responses to advertising appear stronger than those of American tourists when a hotel employee or expert is used in the endorsement advertisements. In contrast, American tourists' responses to the consumer endorser were stronger than those of local Taiwanese tourists. [Article copies available for a fee from The Haworth Document Delivery Service: 1-800-HAWORTH. E-mail address: <docdelivery@haworthpress.com> Website: <http://www.HaworthPress.com>

A confirmatory factor analysis of the source model for celebrity endorsement

“…It is believed that there is a convincing connection between the level of recognition accorded to a specific celebrity and those elements of society that the celebrity represents, see for example: Hsieh and Chang (2005), Lee et al (2008), Veen (2008). The selling power of celebrities and their worth to the firms' products, either goods or services they endorsed, is a function of the level of appeal they have to specific markets.…”

A review of the literature on culture in hotel management research: What is the future?

“…Comparisons of customers' perceptions of hotel service (Hsieh and Tsai, 2009), technology adoption (Fisher and Beatson, 2002), hotel advertising (Hsieh and Chang, 2005), and customer-focused adaptations (Heo et al, 2004) across different nations were all examined. Working relationships (Jones and McCleary, 2007), organizational alignment (Dickson et al, 2006), and business strategy (Ayoun and Moreo, 2008aMoreo, , 2008b were also studied in relation to diverse national cultures or culture types.…”

Il ruolo della competenza culturale nell'event marketing del turismo

“…Dal 2001 in poi, il focus sul cliente e, quindi, sulla cultura nazionale dei turisti, ha occupato un ruolo sempre più centrale nelle ricerche orientate a comprendere meglio i fattori che incidono sulle percezioni del servizio alberghiero da parte dei clienti (Hsieh e Tsai, 2009), sull'adozione e sull'utilizzo della tecnologia (Fisher e Beatson, 2002), sull'efficacia della comunicazione e, in particolare, della pubblicità (Hsieh e Chang, 2005). La cultura del contesto di provenienza è stata ampiamente riconosciuta come fattore che incide sul comportamento dei viaggiatori internazionali (Cho et al, 2013;Han e Hwang, 2013;2009;Meng, 2010;Park e Lee, 2009) e Chen et al (2012, attraverso un'attenta review della letteratura sul tema, hanno evidenziato come l'attenzione degli studiosi verso i problemi di natura culturale riguardi, infatti, soprattutto, la soddisfazione dei turisti, l'efficacia dei processi di comunicazione esterna, e l'utilizzo dei social e dei canali di acquisto online (Armstrong et al, 1997;Connell, 1997;Fisher e Beatson, 2002;Groschl e Doherty, 2006;Heo et al, 2004;Jansen-Verbeke, 1996;Magnini, 2009;Mattila, 2000).…”

“…Nonostante la letteratura di marketing sia ricca di contributi che evidenziano l'impatto della cultura sul comportamento e sulle decisioni di acquisto dei consumatori, da un lato, e sull'efficacia dei processi di comunicazione e promozione, dall'altro, decisamente limitati sono i contributi ricollegabili al filone del cultural tourism marketing (Hsieh e Tsai, 2009;Fisher e Beatson, 2002;Hsieh e Chang, 2005;Cho et al, 2013;Han e Hwang, 2013;2009; Meng, 2010;Park e Lee, 2009; Chen et al, 2012).…”

“…Mentre in Italia è ancora contenuto l'investimento che le imprese dell'hospitality fanno in relazione alla formazione culturale dei propri dipendenti e all'analisi culturale dei mercati target, i competitor asiatici, che guadagnano posizioni nelle classifiche di tourism competitiveness, investono in maniera crescente in queste attività con risultanti positivi sulla capacità di attrarre, per eventi pubblici e privati, in misura crescente europei e statunitensi. Le destinazioni e le imprese asiatiche sono, ovviamente, avvantaggiate da strutture di costo più efficienti, ma questo dovrebbe rappresentare un ulteriore incentivo per le imprese europee, italiane in particolare, ad investire in un elemento che può contribuire in maniera forte alla differenziazione della loro offerta.Nonostante la letteratura di marketing sia ricca di contributi che evidenziano l'impatto della cultura sul comportamento e sulle decisioni di acquisto dei consumatori, da un lato, e sull'efficacia dei processi di comunicazione e promozione, dall'altro, decisamente limitati sono i contributi ricollegabili al filone del cultural tourism marketing (Hsieh e Tsai, 2009;Fisher e Beatson, 2002;Hsieh e Chang, 2005;Cho et al, 2013;Han e Hwang, 2013;2009; Meng, 2010;Park e Lee, 2009; Chen et al, 2012).Questo articolo rappresenta un tentativo di contribuire al gap esistente in letteratura, soffermandosi sul ruolo che la competenza culturale può avere per il successo degli eventi e delle politiche di marketing e comunicazione delle strutture che ambiscono ad avere un ruolo crescente in questo mercato in forte espansione. Così come avviene per i prodotti e forse in misura ancora maggiore, la ricerca del giusto trade-off tra standardizzazione e adattamento è fondamentale per le imprese di servizi.…”