The Habesha Italians: The Black Mediterranean and the Second-Generation Condition

Mediterranean afterlives and the memory of Black presence

“…Some (but again very few) Italian scholars have started to argue that the Italian economic miracle of the 1960s and 1970s did not so much place Italy among the first of Europe's economic powers but that it rather reproduced the historical inequality between the north and south "in a different manner" (see for instance Alasia andMontaldi, 2010 [1960]). Similarly, one of our Black Mediterranean Collective colleagues writes that the condition of structural invisibility of first-generation migrants from the former Italian colonies of Ethiopia and Eritrea continued to characterize their institutional differentiation in terms of access to the welfare state until deep into the 1980s (Grimaldi, 2021) 5 . Like southern Italian immigrants, therefore, the phenomena of squatting or renting decrepit houses not only provided an immediate response to the ruined citizen status of these former colonial subjects, but they also reinforced the isomorphic relation between migration, citizenship status and social class that is indicative of the way the Italian nation state has expanded its authority since the mid-19th century.…”

“…A very widespread phenomenon was, furthermore, the irregular occupation of empty houses. In 1982, around 35 %-40 % of the Eritreans in Milan were squatters (for references and further details, seeGrimaldi, 2021). https://doi.org/10.5194/gh-77-127-2022 Geogr.…”

Vite postume del Mediterraneo e il ricordo della presenza Nera

“…pochissimi) studiosi italiani hanno iniziato a sostenere che il miracolo economico italiano degli anni Sessanta e Settanta non è servito tanto ad elevare l'Italia ai primi posti tra le potenze economiche europee quanto a riprodurre la disuguaglianza storica tra il Nord e il Sud "in una diversa maniera" (vedi ad esempio Alasia e Montaldi, 2010[1960). Allo stesso modo, scrive un nostro collega del Collettivo del Mediterraneo Nero, la condizione di invisibilità strutturale dei migranti di prima generazione provenienti dalle ex colonie italiane dell'Etiopia e dell'Eritrea ha continuato a caratterizzare la loro differenziazione istituzionale in termini di accesso al welfare state fino a metà anni '80 (Grimaldi, 2021) 5 . Come per gli immigrati dell'Italia meridionale, quindi, fenomeni quali l'occupazione o l'affitto di case decrepite non solo costituivano una risposta immediata allo status deteriore di cittadinanza di questi ex sudditi coloniali ma è servito anche a rafforzare la relazione isomorfa tra migrazione, stato di cittadinanza e classe sociale che è indicativa del modo in cui lo Stato-nazione italiano ha ampliato la sua autorità dalla metà dell'Ottocento.…”

“…Un fenomeno molto diffuso fu, inoltre, l'occupazione irregolare di case vuote. Nel 1982, circa il 35 %-40 % degli eritrei a Milano erano abusivi (per riferimenti e ulteriori dettagli vedere Grimaldi, 2021). Nazione 6 .…”