Our article explores how migrant food delivery couriers work around platform algorithmic control to argue that gaming the system is a form of everyday resistance. Drawing on data collected in Turin, Italy, between August 2020 and June 2021, we examine how, on the one hand, through gamification, food delivery platforms construct the couriers as entrepreneurial and productive subjects; on the other hand, we show that the disarticulation and repurposing of these management mechanisms both address survival needs and signal a still fledgling, but potentially vibrant, space of labour activism. By conceptualising gamification as another weapon in capital's arsenal to control labour, we acknowledge the entanglement of workers' agency and subjectivity. We thus bring a two-fold contribution to radical geography: we link gamification to the "production of subjectivity", drawing on the Italian Operaista intellectual tradition; and we posit the subversive and generative potential of migrant couriers' everyday geographies. Riassunto: Il nostro articolo esplora il modo in cui i corrieri migranti che lavorano nel settore del food delivery aggirano il controllo algoritmico delle piattaforme per sostenere che ingannare il sistema e una forma di resistenza quotidiana. Sulla base di dati raccolti a Torino tra agosto 2020 e giugno 2021, esaminiamo come, da un lato, le piattaforme di food delivery usano tecniche di gamification per costruire i corrieri come soggetti imprenditoriali e produttivi; dall'altro, dimostriamo che la disarticolazione e l'adattamento di questi meccanismi di gestione simultaneamente soddisfano necessit a di sopravvivenza e segnalano uno spazio embrionale, ma potenzialmente vibrante, di attivismo operaio. Concettualizzando la gamification come l'ennesima arma nell'arsenale con cui il capitale controlla il lavoro, riconosciamo l'intreccio tra l'azione e la soggettivit a dei lavoratori. Il nostro contributo alla geografia radicale e pertanto duplice: stabiliamo un nesso tra gamification e la "produzione della soggettivit a", attingendo alla tradizione intellettuale operaista italiana; e sosteniamo il potenziale sovversivo e generativo delle geografie quotidiane dei corrieri migranti.