The final battle of the First Punic War between Rome and Carthage, the battle of the Egadi Islands, took place in 241 B.C. Finds of multiple bronze warship rams, helmets, and amphoras, destined for a Carthaginian garrison on Sicily, confirm the naval battle's general location and define its landscape. 1 The finds suggest new lines of inquiry into the battle's precise location, the resulting landscape of battle débris, the dimensions of rams and warships in the 3rd c. B.C., and hypotheses for fleet construction and composition during the First Punic War. Subsequent publications will provide more detailed discussions of ram manufacture and their morphology, as well as the inscriptions present on the rams.
Contesto storicoLa prima guerra punica ebbe la durata di un'intera generazione. Individuarne precise responsabilità rientra nella casistica tucididea dei προφάσεις (pretesti). Fu certamente uno scontro epocale tra civiltà che scoppia, ancorché non pianificato, nel momento in cui il confronto sempre più ravvicinato tra i due imperialismi diventa inevitabile. Roma vinse grazie al forte senso dello Stato della nobilitas romana strenuamente esaltata da Polibio. 2 Tra le fonti Polibio rappresenta la migliore; le altre fonti sono incomplete e prolisse. E' Polibio che correttamente individua nell'"ambizione per il dominio universale" (1.52.4: φιλοτιμία τῶν ὁλων) della classe dirigente romana la forza principale che fece loro vincere la guerra. I presupposti dello scontro finale possono iniziare dalla fulminea e fortunata azione di Giunio Pullo che riuscì a occupare la sommità del monte Erice e le pendici del monte dalla parte di Trapani (1.55.10: τὴν ἀπὸ Δρεπάνων πρόσβασιν). Tale azione fu determinante per gli sviluppi successivi della guerra poiché tagliavano fuori il porto naturale di Trapani dalla portata dei Cartaginesi. Frattanto c'è da ricordare che l'eparchia punica in Sicilia non esisteva più e, pertanto, quando nel 247 Amilcare Barca sbarcò in Sicilia, non aveva posizioni da tenere lanciandosi con grande astuzia in una guerra di posizione efficacemente (1.57.1-2), notevolmente onerosa e senza risultati concreti per entrambe i contendenti.Ma vi fu un altro fattore decisivo per la vittoria romana, dovuto all'allestimento di una flotta costruita su iniziativa pubblica, finanziata delle famiglie romane più facoltose, nel 243/242, composta da 200 quinquiremi su modello di una imbarcazione punica catturata dai Romani ad Annibale Rodio nel tentativo di forzare il blocco romano stretto attorno a Lilibeo. La novità di questo tipo d'imbarcazione risiedeva nel nuovo sistema di voga con 5 rematori su ogni remo, che garantiva una maggiore velocità. Ciò fu possibile, secondo L. Basch, con la realizzazione di balconate lungo le murate dell'imbarcazione, che consentivano una maggior larghezza fuori acqua, e il restringimento della chiglia dando maggiore efficacia alle linee d'acqua dello scafo. 3 E' per questo che alla fine del conflitto si arrivò ad una spiccata standardizzazione dell'architettura navale dimostrata an...