L'analisi prende primariamente in considerazione il dato osservativo e massivo contenuto nel corpus (sono state considerate circa 14.000 occorrenze del verbo) e lo verifica all'interno di quadro teorico derivante dall'analisi integrata delle principali proposte di interpretazione semantica dei valori d'uso del verbo. Tale confronto costituisce la parte più nuova ed importante dello studio qui proposto, che si prefigge di mettere alla prova la possibilità stessa di condurre una ricerca fortemente connotata in senso teorico su una grande mole di dati proveniente da una raccolta orale, dati in genere poco inclini ad un trattamento tassonomico sistematico.In estrema sintesi, l'analisi ha evidenziato un'ampia variazione nell'uso del verbo essere. Escludendo i valori ausiliari e quelli realizzati all'interno del lessema complesso esserci, tale variazione è stata strutturata in tre macroclassi di variazione: gli usi copulari (attributivi), gli usi identificativi e gli usi predicativi a base locativa. All'interno di ognuna di tali classi è stata inoltre riscontrata una linea di variazione (intesa come "dominio cognitivo entro cui la variazione semantica spazia") precipua, coerente e produttiva. È stata poi rilevata una serie di usi 'marcati' dal punto di vista semantico, che non possono essere ricondotti a nessuno degli usi 'centrali' individuati, ma di cui si è cercato di dare un'interpretazione quanto più coerente e attenta ai dati.Dal punto di vista della teoria linguistica, l'analisi su corpus risulta essenziale ai fini della adeguatezza osservativa della teoria rispetto ai dati vivi e mobili della produzione reale. In quest'ottica, il compito del linguista non può prescindere dall'analisi anche quantitativa dei fenomeni che si riscontrano nei corpora testimoni dell'uso: è solo in questo modo, infatti, che può essere colto in pieno il valore dell'evidenza positiva dei dati. La prospettiva empirica che costituisce lo sfondo della ricerca linguistica svolta si confronta criticamente, anche integrandole, con le metodologie di ricerca che si basano sulla competenza, in cui si tende a focalizzare X LA VARIAZIONE SEMANTICA DEL VERBO ESSERE NELL'ITALIANO PARLATO massimamente l'attenzione sul dato sporadico (e tendenzialmente negativo) del giudizio di accettabilità grammaticale.Nella prospettiva adottata, è il dato osservabile che viene messo al centro della definizione dell'explicandum stesso della riflessione linguistica. *** Vorrei infine ringraziare tutti quelli che hanno contribuito alla concezione del lavoro e alla realizzazione stessa del volume.Ringrazio Carla Marello, Manuel Barbera e Mario Squartini per l'interesse mostrato nei confronti della mia ricerca e i preziosi consigli offerti; ringrazio inoltre Edoardo Lombardi Vallauri e Morena Danieli per le osservazioni generali e i puntuali commenti sul testo.Un ringraziamento speciale va ai membri del Laboratorio Linguistico del Dipartimento di Italianistica dell'Università di Firenze (LABLITA), e in particolare alle colleghe ed amiche Antonietta Scarano, cui sono gr...